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Un momento della presentazione del progetto di completamento del Villaggio dell’accoglienza

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Entro la prossima estate il Villaggio dell’accoglienza Trenta ore per la vita per Agebeo sarà realtà. La struttura, in via Camillo Rosalba, realizzata su un terreno di proprietà comunale confiscato alla mafia, una volta terminata ospiterà gratuitamente i piccoli pazienti oncologici e le loro famiglie. Ieri è stato presentato il progetto di completamento alla presenza, tra gli altri, del sindaco Antonio Decaro e del presidente di Agebeo e amici di Vincenzo onlus, Michele Farina.

«Prima della nascita dell’associazione Agebeo – spiega Decaro – moltissime famiglie, che si spostavano da altre regioni o da altri Paesi per il ricovero dei propri figli, erano costrette a sistemazioni di fortuna, o persino a dormire in macchina, se non avevano disponibilità economiche. L’impegno di Michele in tutti questi anni è stato quello di realizzare una piccola struttura che potesse sostenere queste persone in un’esperienza dolorosa e difficile, come quella della malattia di un figlio».

Il progetto del Villaggio nasce nel solco di una collaborazione sviluppata negli anni tra il Comune di Bari e l’associazione di volontariato Agebeo & Amici di Vincenzo onlus, fondata a Bari, nel 1990, da un gruppo di genitori che hanno vissuto con i propri figli la dolorosa esperienza della lotta contro la leucemia e il tumore infantile. L’associazione nel 2007 ha avuto in gestione un appartamento confiscato alle mafie, in via Tommaso Fiore: qui sono state accolte 502 famiglie, molte provenienti dalla Basilicata e tante da altre regioni italiane e da diversi Paesi del mondo.

Nel 2016, l’associazione, partecipando a un avviso pubblico del Comune di Bari, ha ottenuto in concessione un terreno confiscato alle mafie in zona Policlinico, nel triangolo che ospita il Policlinico, l’ospedale Giovanni Paolo II (ex Cotugno) e le cliniche private Anthea e La Madonnina, con il vincolo di realizzarvi il Villaggio di accoglienza per le famiglie dei piccoli pazienti oncologici e dei presidi di carattere psicologico, socio-sanitari e riabilitativi. Negli ultimi anni, grazie a donazioni e sponsorizzazioni è stato realizzato il 50 per cento delle opere previste, per un valore totale di circa 500mila euro. Di qui la scelta del Comune di Bari, in qualità di proprietario del suolo, di partecipare all’avviso regionale sul riutilizzo dei beni confiscati e di garantire un cofinanziamento pari a 710mila euro.

Il Villaggio si comporrà di dieci moduli, su un unico livello, dei quali otto da destinare ad abitazione e gli altri due ad amministrazione e riabilitazione psicologica. Ciascuna unità abitativa, di circa 50 metri quadri, è dotata di camera da letto, zona soggiorno/pranzo/cucina e bagno con doccia e può ospitare fino a quattro persone. Allo stato si stima che il cantiere possa partire già nei primi giorni del 2022, con la previsione di una durata dei lavori pari a 8 mesi. Sono in programma nei prossimi giorni nuove iniziative solidali: un torneo di calcio di beneficenza, domenica 28 novembre; il pranzo solidale, domenica 5 dicembre; il raduno dei motociclisti, domenica 19 dicembre.

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