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Coronavirus in Lombardia, quel buco di cinque giorni che ha infettato tutta l’Italia

La ricostruzione del caso: è stata l’anestesista ad accorgersi della gravità e a forzare i protocolli ma solo dopo che il virus ormai già circolava

“Per la prima volta farmaci e cure risultavano inefficaci su una polmonite apparentemente banale. Il mio dovere era guarire quel malato. Per esclusione ho concluso che se il noto falliva, non mi restava che entrare nell’’ignoto. Il Coronavirus si era nascosto...

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