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IL TERREMOTO QUARANT’ANNI DOPO | In novanta secondi niente fu più come prima

Sotto le macerie morirono 2.735 persone. In 394.000 rimasero senza casa. Un filo comune lega le angosce di quella domenica del 1980 alle nostre paure odierne dovute alla pandemia

POTENZA – C’è un ponte ideale che collega il 1980 al 2020. E’ un collegamento labile, certe sensazioni che oggi viviamo oggi, causa pandemia, e che ha vissuto chi è rimasto coinvolto nel terremoto del 23 novembre ‘80. Un’angoscia che s’insinua nelle coscienze, come un...

Screening scuola primi due positivi

Nella giornata di sabato presso le postazioni drive-in effettuati 624 tamponi antigenici: ora i successivi test

Scuola, c’è ancora da attendere, almeno per oggi. Nelle prossime ore dovrebbe infatti arrivare la notizia definitiva, rispetto alla eventuale apertura ufficiale, o proroga della chiusura, domani 24 novembre, delle scuole primarie, delle quali era prevista la ripresa...

LA PANDEMIA È UN TERREMOTO

La priorità deve essere un grande progetto di sviluppo infrastrutturale che colleghi il Sud 

Quarant’anni fa l’emergenza terribile di quei novanta secondi che cambiarono l’Irpinia e il Paese con il suo carico di quasi tremila morti e interi paesi rasi al suolo. Si allargarono i confini del terremoto e arrivò l’economia della catastrofe con scandali e ruberie....

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