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CORSA contro il tempo per il varo del decretone per contenere gli effetti dell’epidemia da coronavirus che è lievitato a circa 20 miliardi di euro. Il Consiglio dei Ministri dovrebbe aver dato esaminato il provvedimento a notte inoltrata (mentre il giornale è andato in stampa la riunione non era ancora iniziata). E’ fondamentale che sia pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale, altrimenti non sono applicabili le sospensioni per il versamento dell’Iva già annunciate con una nota ufficiale del Ministero dell’economia.
BASTA POLEMICHE
Ieri il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è intervenuto per stoppare le polemiche sorte tra la Regione Lombardia e la Protezione civile. “Non sono interessato alle polemiche – ha detto – questo non è il momento. Io sono concentrato esclusivamente a lavorare e a dare risposte ai cittadini e ai malati. Questa- ha rimarcato commentando con i suoi collaboratoti – è l’unica cosa che conta. Mi interessano i fatti e tutto ciò che serve per soccorrere i malati e garantire ai medici e agli infermieri in prima linea condizioni di sicurezza”. Il Ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha fatto sapere che “è stata sbloccata l’esportazione di dispositivi sanitari di protezione personale (mascherine. Tute, schermi facciali) dalla Germania e dalla Francia. Questa – ha aggiunto in un post su facebook – è un segnale di buon senso, di solidarietà e di leale collaborazione tra Stati membri dell’Unione europea, soprattutto in un momento di emergenza”.
LE BOLLETTE
Tornando al decreto legge, il governo ha lavorato fino all’ultima ora per confezionare un provvedimento che dia risposte concrete per il rafforzamento del sistema sanitario, per supportare la liquidità di lavoratori e imprese penalizzati dall’epidemia, e per aiutare le famiglie. Per quanto riguarda le bollette di luce, gas e acqua, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera), ha deciso di bloccare i distacchi per morosità rinviandoli dal 10 marzo al 3 aprile. Le misure fiscali sono state limate fino all’ultima ora. Per sostenere i settori maggiormente colpiti dall’epidemia in atto è prevista la sospensione dei versamenti delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, ed anche gli adempimenti e versamenti dei contributi previdenziali anche per i comparti dell’arte, della cultura, del trasporto, della ristorazione, dell’educazione e dell’assistenza e dello sport.
IVA SOSPESA
La sospensione è già in vigore per le imprese turistico-ricettive, agenzie di viaggio e tour operator. Per questi settori è prevista la sospensione del versamento dell’Iva di marzo 2020. Sempre in campo fiscale è prevista la sospensione dei termini dei versamenti che scadono tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020 derivanti da cartelle di pagamento e avvisi di accertamento. I versamenti sospesi dovranno essere effettuati entro il 30 giugno 2020. A sostegno della liquidità delle famiglie è prevista la sospensione dei mutui prima casa indipendentemente dall’Isee.
CREDITO DI IMPOSTA
Tra le novità, compare nel testo un bonus di 100 euro a favore dei lavoratori dipendenti, pubblici o privati, con reddito complessivo non superiore a 40.000 euro, che durante il periodo di emergenza sanitaria continuino nel mese di marzo a prestare servizio nella sede di lavoro e un credito di imposta a favore delle imprese e dei professionisti per gli interventi di sanificazione dei luoghi di lavoro. A favore di commercianti e artigiani il decreto riconosce un credito di imposta nella misura del 60% dell’ammontare del canone di locazione di marzo 2020 per negozi e botteghe. Molte le misure del decreto per soddisfare le esigenze sanitarie, anche quelle derivanti dal protocollo per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Nel testo entrato in Consiglio dei Ministri è prevista la spesa di 50 milioni per la produzione e l’acquisto di dispositivi medici e di protezione individuale (mascherine, tuniche).
Nel complesso, per far fronte all’emergenza sanitaria è previsto un aumento di 1,150 miliardi del fabbisogno del servizio sanitario nazionale. Per le famiglie che figli (fino a 12 anni), in difficoltà per la chiusura delle scuole il decreto prevede per l’anno 2020, a decorrere dal 5 marzo, per un periodo di 15 giorni (anche frazionato) uno specifico congedo al quale è riconosciuta una indennità del 50% della retribuzione. In alternativa al congedo arriva anche un bonus baby sitter di 600 euro. Per supportare i professionisti e titolari di partiva iva che a causa dell’emergenza sanitaria hanno avuto limitazione dell’attività viene riconosciuto un bonus una tantum di 500 euro, così come ai lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali e agli operatori agricoli. Per le aziende che hanno sospeso o ridotto l’orario di lavoro è possibile acceder a 9 settimane aggiuntive di cassa integrazione ordinaria. La Cassa integrazione in deroga è prevista per i settori che non hanno strumenti di sostegno al reddito.
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