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SECONDO il report “Digital 2019”, il 92% degli italiani guarda filmati online. Un fenomeno implementato negli ultimi anni, grazie all’uso dei telefonini. E se, tre le serie più viste ci sono quelle della Tv on demand di Netflix e di Rai Play, una fetta di mercato sempre più importante la stanno guadagnando le serie concepite direttamente per la rete, le cosiddette web series, amate soprattutto dai più giovani. Lo sa bene la compagnia di navigazione Msc crociere, che per fidelizzare i giovani clienti ha prima lanciato la web serie Kelly & Kloe on board destinata al pubblico infantile, che in tre stagioni ha riscosso 5 milioni di views, e di recente ha varato Cabin 20016, un vero e proprio teen drama ambientato sulla navi da Crociera Bellissima e Divina, che ha come protagonisti alcune giovani star di TikTok, come Matteo Markus Bok, Luciano Spinelli, Sespo, Valerio Mazzei, Rosalba, Max & Harvey.

Online da poco più di un mese, la web serie girata in inglese con i sottotitoli, ha già superato un milione di contatti, confermando, quello che ormai per le aziende è diventato un mantra: il marketing oggi passa attraverso l’intrattenimento online, tra spot sui social, quella veicolata dagli influencer e per chi può permetterselo, attraverso le serie web. Cabin 12006 è visibile sul canale Youtube di MSC e anche sull’IGTV di Nickelodeon Italia e segue le vicende dell’adolescente Markus, interpretato dal cantante e influencer Matteo Markus Bok (LEGGI L’INTERVISTA) e del suo amico Lucas (Luciano Spinelli, la star di TikTok da 13 milioni di followers), mentre s’imbarcano per la loro prima crociera. La loro vacanza non va come previsto e si trasforma ben presto in un’avventura negli splendidi scenari delle Bahamas. Della serie ci parla Matteo Mancini, il responsabile dell’intrattenimento dei giovani per Msc Crociere. Un passato da attore e conduttore nella Tv dei ragazzi, sette anni a bordo delle navi da crociera come animatore responsabile, poi promosso a manager del settore intrattenimento dei giovani, Mancini spiega: «I bambini e i ragazzi che salgono a bordo delle nostre crociere sono i passeggeri anche di domani e rappresentano una fascia molto importante della nostra clientela. Nel 2019 ne abbiamo ospitati 340mila provenienti da 35 nazioni diverse. L’offerta ludica destinata a loro sulle navi è estremamente ricca, ma le tendenze cambiano continuamente e per tenermi al passo, parlo molto con i nostri giovani passeggeri. Così è nata l’idea della serie web».

Mi racconti.

«Ero a cena con alcuni ragazzi a bordo e uno di loro mi ha detto: “Fate tante cose, ma vi manca la serie web”. Mi sono illuminato. Così due anni fa è partito il progetto Kelly & Kloe on board, una serie a puntate per bambini costituita da brevi sketch musicali e poco parlati, che ha avuto molto successo. Veniva trasmessa sulle navi, e tante attività del miniclub si basavano proprio sulle vicende e i personaggi della serie. Così, una volta terminata la vacanza, i giovani ospiti andavano a rivedere le puntate online. Nell’ultima stagione avevamo coinvolto Luciano Spinelli, un idolo dei giovanissimi e ci siamo resi conto che un teen idol come lui aveva portato a un numero superiore di interazioni. Così, quest’anno abbiamo realizzato la serie per gli adolescenti».

Ogni puntata ha una durata brevissima, solo dieci minuti. Come mai?

«I ragazzi oggi si annoiano molto più facilmente. A bordo delle navi, dopo 25, 30 minuti bisogna cambiare attività, per cui, abbiamo calcolato che i tempi di attenzione per una serie potevano essere al massimo dieci minuti».

A che cosa si deve secondo lei, questa noia?

«I giovani di oggi ricevono molti più stimoli. Sono sempre impegnati tra la scuola, lo sport, e poi vivono su YouTube e TikTok, il telefonino ha cambiato la loro fruizione del tempo. Questo può fare paura agli adulti, ma nella mia esperienza a contatto con i ragazzi, ho capito che è un mondo più ricco di quello che pensiamo. Non vedo degenerazioni. La tecnologia non rende i giovani passivi, ma stimola l’interazione. I ragazzi utilizzano droni, stampanti 3D, su TikTok realizzano video, imparano a comunicare con gli altri, sanno come esprimersi, cosa postare e cosa no, toccano spesso temi sensibili usando le parole giuste e spesso sono più aggiornati su tematiche attuali, come ad esempio quella dell’ambiente, di noi adulti. Poi, per la realizzazione della serie, ho conosciuto queste giovani star del web, e devo dire che mi hanno sorpreso».

In che cosa l’hanno stupita i giovani idoli di TikTok?

«Devo ammettere che ero partito prevenuto, pensavo stessero tutto il giorno davanti al telefonino. In realtà sono ragazzi in gamba che si impegnano, sono professionali e hanno recitato con disinvoltura in inglese».

Come avete realizzato il cast?

«Per dare vita alla serie, come al solito mi sono confrontato con i nostri giovani passeggeri: ho chiesto loro quali dovessero essere gli ingredienti della storia, e i ragazzi mi hanno spiegato che avrebbero gradito che qualcuno si innamorasse e qualcuno litigasse. I nostri sceneggiatori si sono quindi messi all’opera. Il progetto, lo abbiamo realizzato con un partner, il canale per ragazzi Nichelodeon, con un team con la giusta expertise al livello produttivo. E abbiamo optato per una regia fresca, distante per intenderci, dalle riprese troppo lente da fiction di RaiUno. Inoltre, ho chiesto ai ragazzi di farmi una classifica dei loro idoli del web. Quindi abbiamo esaminato i profili di questi influencer per capire se erano in linea con le nostre esigenze e poi siamo passati al casting. Si figuri che già solo quando abbiamo messo online le riprese e il trailer della serie, girata nel porto di Genova e alle Bahamas, abbiamo ottenuto un milione di visualizzazioni. Quello di cui mi sono reso conto, è che oggi i giovani desiderano partecipare, essere protagonisti al 100%».

In che cosa consiste questo desiderio di partecipazione?

«Le faccio un esempio: quando ero piccolo io, che ho 37 anni, desideravo giocare con i supereroi. Oggi i ragazzi desiderano semplicemente esserlo. Il coinvolgimento è totale. Anche per quanto riguarda la web serie, i ragazzi hanno voglia di sentirsi parte integrante del progetto. Così, le prossime puntate, saranno proprio i giovani passeggeri a sceneggiarle. E anche per quanto riguarda la fruizione del prodotto finale, è vero, abbiamo puntato su i teen idol per rappresentarci: ad esempio, abbiamo invitato il cantante Matteo Markus Bok protagonista di Cabin 12006, ad esibirsi in due concerti a bordo, ma anche i giovani passeggeri sulle nostre navi che riprendono il concerto e lo postano sui loro profili, diventano nostri ambasciatori. Ormai, il confine tra follower e star del web, si sa, è labile».

Il virtuale prende il sopravvento, non le pare?

«I ragazzi, ripeto, non sono stupidi. Lei ha mai provato a fare un TikTok? Io sì, ed è difficilissimo».


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