Luigi Di Maio
1 minuto per la letturaBen più che Beppe Grillo è la Balena Bianca, l’eterna Dc, il nume tutelare del M5S se il campione tra loro – il vero capo, ossia Luigi Di Maio – si avvia all’incasso, prenotandosi al ruolo di federatore di tutti i moderati all’insegna del contrappasso. Tutti quelli che l’hanno fino a oggi insultato, dopo avergli dato del bibitaro, si ritrovano nella cassetta che Luigi si portava al collo quando faceva lo steward allo Stadio San Paolo. Tra aranciate, chinotti e spume, infatti, c’è Luigi che se li accolla tutti i centristi: da Toti a Brugnaro, da Cesa a Quagliarello, da Brunetta allo stesso Renzi per arrivare a Gelmini, passando per Mastella. E comunque, nel buon nome della vecchia talpa della storia che sempre ben scava, tutti questi già lo sanno cos’è meglio per l’atteso centro: meglio un giorno con Di Maio che cento con Beppe Sala.
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