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Paolo Mieli

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La mancata elaborazione, lamenta Paolo Mieli sul Corriere della Sera, pesa sugli ex Dc. Qualcosa, insomma, che politicamente segni una distanza sul fantasma che aleggia – nientemeno la Mafia – se poi il democristiano Roberto Lagalla, meritamente sindaco di Palermo, festeggia al quartiere Brancaccio l’elezione all’Hotel San Paolo palace. Un albergo messo sotto sequestro, oggi sotto tutela dell’agenzia dei beni confiscati, così ricorda Mieli alzando non poco il sopracciò con una segnalazione mai fatta, a onor del vero, quando in quello stesso albergo vi si riuniva il Pd degli ottimati che di elaborazioni – in tema di fantasmi – dovrebbe pur farle. A cominciare dalla più pericolosa congrega di potere: la mafia dell’antimafia. Giusto in una città dove la massima autorità giudiziaria dei beni confiscati, capo della sezione misure di prevenzione – oggi condannata – confiscava per sé e per l’amiciuzzi suoi.


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