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Silvio Berlusconi con la torta

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Venti più nove. Venti più dieci meno uno per la precisione ed ecco il geniale festeggiamento voluto da Silvio Berlusconi, il quasi trentennale – il 26 gennaio appena trascorso – della sua discesa in campo. L’Italia è il paese che ama e il datario civile si aggiorna al festoso ventinovesimo anno della stagione politica all’insegna del berlusconismo. Ventinove anni di politica che seguono a una vita – come dice lui – nella trincea del lavoro, quindi nella televisione commerciale e, ancora prima, come chansonnier nelle navi crociera. Come dalla fondazione dell’Urbe, come dall’Egira, come dal calendario della Rivoluzione Francese e come dalla Marcia su Roma anche il Cavaliere tra prima di Lui e il dopo di Lui lascia il segno nel tempo. L’Italia è il paese che ama e una pannosa torta con le candeline del 29 preparata da Marta Fascina, coniuge del suddetto, è stata prima soffiata e poi gustata – ma ovviamente postata in tutte le piattaforme social – a beneficio di un unico orologio, il suo e di una conclamata originalità: avere Berlusconi inventato se stesso seducendo l’Italia (che è il paese che ama).


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