X
<
>

Napoli - foto Pixabay

Share
1 minuto per la lettura

Mettiamola così: Napoli è sempre più una viva meraviglia. L’aura che promana, il brulicare di vita – e l’eccellenza che sa custodire – sono propri di una città che è ben più che capitale. È magnete. Come Istanbul e come Berlino, metropoli di gran lunga più importanti delle loro rispettive nazioni, la città di Partenope è il volano di una natura speciale che attende di essere restituita alla sua scena. Anche a cominciare dagli antichi confini del suo felicissimo Regno dove le genti che vi abitano – nelle Calabrie, nelle Puglie, negli Abruzzi, e nella struggente Lucania – dal nord di Civitella del Tronto al sud estremo di Pachino, dall’ovest del Golfo di Gaeta all’est salentino, hanno saputo ravvivare un giacimento unico di arte, cultura e ingegno. Una giostra di vivacità mentale – quella di Napoli – che sa parlare al mondo intero, non certo alla sola botteguccia uè-uè buona al più per i crediti Erasmus.

E se solo ci fosse un colpo di bacchetta, un atto di volontà politica, con la città di San Gennaro e di Giambattista Vico, tra un corso e un ricorso potrebbe tornare la civiltà delle Due Sicilie, fosse solo in forma di un doppio palcoscenico, di un Festival delle Due Sicilie con Palermo che torna a essere l’altro capo del filo, la destinazione del postale su cui un tempo viaggiava Wolfgang Goethe per celebrare il Paese dove fioriscono i limoni e, oggi, con Mick Jagger che vi ha preso casa, il domicilio del mondo di domani. Mettiamola così, caro Gennaro Sangiuliano – caro ministro – accogli questa proposta, e così facciamo nelle Due Sicilie, nel Mediterraneo, una fabbrica del futuro. Come già fanno a Istanbul. Come a Berlino.


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE