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Roberta Metsola, Olena Zelenska, Ursula von der Leyen

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Gli extraprofitti dell’energia per finanziare gli aiuti

Coraggio e solidarietà, unità, determinazione e responsabilità: dal rinnovato sostegno alll’Ucraina e alla fermezza sulle sanzioni, dalle misure per contenere il costo dell’energia alla diversificazione degli approvvigionamenti, dalla necessaria revisione dei Trattati alla riforma del Patto di Stabilità, sono queste le parole che “legano” tutti i temi del lungo discorso sullo stato dell’Unione tenuto da Ursula von der Leyen a Strasburgo che cita Davide Sassoli per sottolineare il valore e la forza della democrazia, e rende omaggio alla “leggenda” della regina Elisabetta.

IL PRIMO DISCORSO SULLO STATO DELL’UNIONE DURANTE UNA GUERRA

“Mai prima d’ora questo questo Parlamento ha discusso lo stato dell’Unione mentre la guerra infuria sul suolo europeo”, dice la presidente della Commissione europea vestita di giallo e blu, i colori della bandiera ucraina, che sono anche quelli dell’Unione Europea, e entra nell’aula della plenaria insieme alla first lady ucraina, Olena Zelenska. Di fronte a lei esalta il coraggio dell’Ucraina che “ha il volto degli uomini e delle donne che si oppongono all’invasione russa” e “il coraggio di fare le cosa giusta” degli europei schieratisi con Kiev.

“La solidarietà dell’Europa nei confronti dell’Ucraina rimarrà incrollabile”, assicura annunciando per la stessa giornata una visita a nella capitale ucraina per discutere con il presidente Zelensky anche dell’ingresso del Paese nel mercato unico europeo. Come garantisce che le sanzioni contro il Cremlino resteranno: “Questo è il momento di mostrare determinazione, non acquiescenza”. E’ l’intero continente, non solo l’Ucraina, ad essere sotto attacco da parte della Russia, sottolinea von der Leyen: “È una guerra contro la nostra energia, contro le nostre economie e i nostri valori, è una guerra al nostro futuro. Si tratta di autocrazia contro la democrazia. E sto qui con la convinzione che con coraggio e solidarietà Putin fallirà e l’Ue e l’Ucraina prevarranno”.

Von der Leyen chiama anche all’unità “di fronte a chi cercherà di sfruttare la benché minima divisione tra noi”. E le ripercussioni del conflitto non mancheranno di crearne. “Il prossimo periodo non sarà facile né per le famiglie che si trovano a sbarcare il lunario, né per le imprese che si trovano di fronte a scelte difficili, ma la posta in gioca è elevatissima non solo per Ucraina ma per l’intera Europa a il mondo tutto”.

LA DIVERSIFICAZIONE PER FRONTEGGIARE LA CRISI ENERGETICA

Illustra quindi le proposte della Commissione per fronteggiare la crisi energetica, che dovranno essere approvate dal Consiglio europeo dei ministri dell’Energia convocato dalla presidenza ceca per il 30 settembre. L’ok sulle misure d’emergenza contro la volatilità dei prezzi dell’energia è atteso in quella data, mentre le grandi riforme, in particolare quella per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas “arriveranno a fine anno”.

Elenca i risultati raggiunti sul fronte della diversificazione delle forniture di gas, che ha consentito di ridurre dal 40 al 9% la dipendenza dalla Russia, mentre lo stoccaggio congiunto è arrivato oltre quota 84%. Ma non basta, dice. “La Russia continua a manipolare attivamente il nostro mercato dell’energia. Preferisce bruciare il gas piuttosto che fornirlo. Questo mercato non funziona più”. Ad aggravare la situazione c’è anche la crisi climatica, con “le ondate di caldo che fanno crescere la domanda di energia elettrica, mentre la siccità costringe a chiudere le centrali idroelettriche e nucleari. Di conseguenza i prezzi del gas sono aumentati di oltre dieci volte rispetto a prima della pandemia. Per milioni di imprese e famiglie è sempre più difficile far quadrare i conti”.

EXTRAPROFITTI DELL’ENERGIA PER GLI AIUTI

Mette sul tavolo quindi il taglio ai consumi energetici proposto dalla Commissione e cita i lavoratori delle fabbriche di ceramica del Centro Italia che hanno spostato i turni al mattino presto, per beneficiare della riduzione dei prezzi dell’energia. “Immaginate i genitori tra loro, che devono uscire di casa presto, quando i bambini stanno ancora dormendo, a causa di una guerra che non hanno scelto”.

«Questo – afferma – è un esempio su un milione di europei che si adattano a questa nuova realtà. Voglio che la nostra Unione prenda esempio dalla sua gente. Ridurre la domanda durante le ore di punta farà durare più a lungo l’offerta e farà scendere i prezzi». Intanto, mentre si aspetta un accordo tra i Ventisette sulla definizione di price cap sul gas – con il ministro Cingolani certo di una una proposta per il Consiglio di fine mese – von der Leyen propone un tetto ai ricavi delle imprese che producono energia elettrica a basso costo e che, sottolinea, «stanno realizzando profitti inaspettati, che non si sarebbero mai nemmeno immaginate».

Dagli extraprofitti dell’energia i fondi per gli aiuti

“Nella nostra economia sociale di mercato, i profitti sono buoni, ma – sostiene – in questi tempi è sbagliato ricevere straordinari profitti record beneficiando della guerra e sulle spalle dei consumatori. I profitti devono essere condivisi e convogliati a chi ne ha più bisogno”. La Commissione conta così di poter raccogliere oltre 140 miliardi dagli extraprofitti dell’energia che gli Stati “potranno usare direttamente per mitigare il colpo” e fornire aiuti.

EXTRAPROFITTI ENERGIA E AIUTI: PICCOLE E MEDIE IMPRESE

Per le piccole e medie imprese, intanto, è previsto un anche pacchetto di aiuti comprensivo di un corpus unico di norme fiscali per l’attività imprenditoriale in Europa, “il cosiddetto quadro Befit”, e la revisione della direttiva sui ritardi di pagamento, “perché – sostiene il capo all’esecutivo Ue – semplicemente non è giusto che un fallimento su quattro sia dovuto al mancato pagamento delle fatture entro le scadenze previste”.

La Commissione sta lavorando per definire un indice di riferimento per il mercato del gas che sia “più rappresentativo” del Ttf olandese che non si è adatto al cambiamento determinato dal progressivo passaggio “dal gasdotto a quantità crescenti di gas naturale liquefatto”. E anche per risolvere i problemi di liquidità che incontrano le imprese dell’energia sui mercati dei derivati, “adottando misure che limitino la volatilità intraday dei prezzi”. L’Europa che sta scontando così tanto la dipendenza dal gas, deve evitare, avverte, di commettere lo stesso errore su altre materie prime essenziali nei processi di trasformazione, come il litio e le terre rare. A questo fine la presidente anticipa la costituzione di un “Fondo per la sovranità europea” e la presentazione di una legge sulle materie critiche.

L’IDROGENO COME OBIETTIVO DI SVILUPPO FUTURO

Si spinge poi sull’idrogeno, e la presidente annuncia la creazione di banca europea dedicata che contribuirà a garantirne l’acquisto, in particolare utilizzando le risorse del Fondo per l’innovazione. In dote ci sono 3 miliardi da investire sostenete la creazione del mercato futuro dell’idrogeno. L’Europa procede poi sulla strada della “necessaria trasformazione” verde dell’energia, già avviata nel Mare del Nord e nel Baltico con i massicci investimenti nell’eolico offshore, o in Sicilia “dove presto la più grande fabbrica fotovoltaica d’Europa produrrà pannelli solari di ultimissima generazione”.

Il riferimento è alla 3Sun di Catania, frutto di un accordo tra l’esecutivo Ue ed Enel Green Power: l’obiettivo è di arrivare a una capacità di produzione fino a 3 GW l’anno, dagli attuali 200 MW, grazie a un investimento di 600 milioni di euro.
Intanto per alleviare la sofferenza dell’economia, Von der Leyen “confida” sui 700 miliardi del Next Generation EU che ancora non sono “atterrati” sul Vecchio Continente, che “genereranno un flusso costante di investimenti per sostenere l’occupazione, la crescita e l’innovazione” – qunto al Pnrr italiano, rispondendo rispondendo a una domanda, si dice “fiduciosa nel fatto che sarà sostenuto dal futuro governo” – . Poi annuncia per ottobre la presentazione di “nuove idee di governance economica”, anticipandone alcuni principi base. “Gli Stati membri – afferma – dovrebbero disporre di una maggior flessibilità nel loro percorso di riduzione del debito. Dovrebbe esserci tuttavia maggior responsabilità nell’attuare quanto concordato”.

LE STRATEGIE CONTRO LE INGERENZE SOTTORRANEE E MALEVOLE

Se tutta questa “strumentazione” mira a difendere la democrazia e l’economia europea dalla guerra “aperta” sferrata dall’autocrazia russa, la Commissione si sta attrezzando anche per affrontare le minacce “sotterranee”, quelle “ingerenze malevole” come quelle che stanno agitando la politica italiana, con la messa a punto di un “pacchetto per la difesa della democrazia”. E si prepara anche a fronteggiare la corruzione proponendo un aggiornamento del quadro legislativo della Ue.

Per von der Leyen poi è giunto il momento di procedere alla revisione dei Trattati, inserendo tra i principi “la solidarietà tra generazioni”. “E dato che ci stiamo impegnando seriamente per allargare l’Unione, dobbiamo impegnarci seriamente anche per riformarla. Pertanto, – afferma – come questo Parlamento ha chiesto, ritengo che sia giunto il momento di una convenzione europea”.


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