Controlli dei talebani in Afghanistan
3 minuti per la letturaNon si esporta la democrazia, si dice impunemente. I romani hanno esportato il loro sistema costituzionale – all’epoca il più avanzato – in tutti i Paesi che hanno conquistato, ma fa niente. Il nostro sistema costituzionale che deriva dalla rivoluzione francese è stato esportato dalle baionette napoleoniche in mezza Europa compresa l’Italia, ma fa niente. Anche il nostro costituzionalismo nasce dalla esportazione delle idee costituzionali della rivoluzione francese che Napoleone fa nel regno d’Italia, ma fa niente.
È ovvio che tutto viene poi reimpostato e riforgiato all’interno dei singoli Paesi. Proprio quello che invece non è successo in Afghanistan. Perché gli americani non ne hanno azzeccata una. All’inizio, in mezzo, alla fine. Un disastro totale con code finali davvero imbarazzanti se Biden non è neppure in grado di dire dove sono gli americani a Kabul e, tanto meno, di dire come farà a salvarli.
Tutto questo è avvenuto essenzialmente perché gli americani non hanno capito che bisognava cercare/trovare i democratici afghani, non quelli che per portare a casa un po’ di dollari si sarebbero inventati qualsiasi cosa. Non si è capito che si sarebbe dovuto dotare quella comunità degli strumenti utili per coinvolgere le forze locali non in un processo di occidentalizzazione superficiale, ma piuttosto per fare invece in modo che le donne acquisissero uno status nuovo compatibile nel sistema.
Questa è diventata paradossalmente la sfida di oggi dei talebani. È molto probabile che prevalga lo spirito di fazione, ma è anche possibile che cerchino un modo per tenere conto in qualche misura di quello che è successo. Può accadere che non vogliano le classi miste, ma che le donne vadano a scuola perché vent’anni non possono passare invano. Esattamente come succedeva settanta anni fa in buona parte delle scuole pubbliche italiane.
La evoluzione dei Paesi e delle loro democrazie è una cosa complicata e l’Occidente fa poco tesoro della lezione della storia. Non è vero che ciò che è razionale è reale, per diventare reale ha bisogno di alcuni passaggi intermedi. Il G20 ha ora il problema fondamentale di non cedere ai ricatti e, allo stesso tempo, di non creare le condizioni di una situazione da cui non si esce più. Siamo di fronte alla alternativa del diavolo, bisogna evitare i due estremi.
Sono arretrati i talebani, ma non possono fare quello che vogliono perché anche loro devono tenere conto che le persone hanno cambiato idea e hanno visto tante cose. Vincere ora significa fare capire ai talebani che la storia non si ferma. D’altro canto anche loro non combattono più con i fucili e le spade, ma con i Kalashnikov. Altrimenti, se non lo capiranno, finiranno nelle mani di quelli più furbi che sbattendosene dei diritti li plageranno ai loro interessi di parte come intendono fare i russi, i turchi e, in parte, i cinesi.
Faranno, insomma, i talebani una fine ancora peggiore. Perché russi, turchi, cinesi li butteranno a mare senza scrupoli quando non serviranno più. Gli americani devono capire che la democrazia non si esporta, ha dichiarato Putin. Detto da lui è tutto un programma. Parliamo dell’Afghanistan, ma stiamo parlando anche un po’ di noi.
La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA