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La polizia fronteggia il corteo di Milano pro palestinesi

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LA GIORNATA della Memoria, del ricordo delle vittima della Shoah, è stata macchiata dagli scontri di piazza. A Milano momenti di tensione. Tutto è successo attorno alle 16.45 in Piazzale Loreto dove circa mille persone si sono trovate nel tradizionale punto di partenza del corteo pro Palestina che si svolge ogni sabato. Proprio lì, l’associazione Palestinesi in Italia ha tenuto una breve conferenza stampa per spiegare le motivazioni del rinvio a domani della manifestazione, ma una parte dei presenti era comunque intenzionata a manifestare. E ha cercato di sfondare il cordone della polizia. Momenti di tensioni con scontri tra manifestanti e polizia.

«Il divieto di oggi ha aggiunto un’ulteriore motivazione per essere in piazza, oggi non protestiamo solo contro il genocidio in atto ma contro la repressione delle lotte. per questo oggi è cruciale essere in Piazza» ha detto Layla dei Giovani palestinesi. «Il giorno della memoria si svuota di significato, non ha senso se non si guarda al presente e al Futuro – ha aggiunto ancora Layls – non possiamo cedere ricatti delle istituzioni perché cedere oggi a dare spazzo e divieti e non ce lo possiamo permettere».

La giornata della Memoria inizia con le parole di Giorgia Meloni che ricorda in questi termini le vittime della Shoah: «Il 27 gennaio di 79 anni fa, con l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, il mondo ha visto con i suoi occhi l’orrore della Shoah, il deliberato piano nazista di persecuzione e sterminio del popolo ebraico. Con la Shoah l’umanità ha toccato il suo abisso. Un evento storico la cui unicità – per presupposti, scientificità della pianificazione e modalità di esecuzione – è necessario ribadire con chiarezza». E ancora: «È nostro dovere coltivare ogni giorno la memoria di ciò che è accaduto e accrescerne, sempre di più, la consapevolezza nelle giovani generazioni – sottolinea la presidente del Consiglio. È un impegno che questo Governo sta portando avanti con grande costanza e determinazione. Penso, ad esempio, ad uno dei provvedimenti di cui andiamo più orgogliosi: la legge che istituisce il Museo della Shoah».

La presidente del Consiglio interviene anche sul conflitto tra Israele e Palestina: «Questi sono giorni particolarmente difficili per le comunità ebraiche. Il feroce attacco di Hamas del 7 ottobre scorso ha scatenato una nuova ondata di odio contro il popolo israeliano e ha rinvigorito quei focolai di antisemitismo, che non si erano mai spenti del tutto e che hanno trovato nuovo vigore, molto spesso nascosti dietro la critica alle scelte del Governo israeliano».

In questa giornata di ricordo sullo sfondo sono rimaste le polemiche politiche. Su tutte il duello tra la leader Meloni e la segretaria del Pd, Elly Schlein. Quest’ultima ha parlato da Cassino: «Siamo consapevoli che sarà una salita, perché son forti, perché controllano l’informazione, ma se ripartiamo dai nostri fondamentali, mettendoci all’ascolto della comunità, un passo alla volta possiamo farcela».


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