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“Siamo andati sotto dopo due minuti e la situazione era difficile, contro una squadra forte e organizzata, abbiamo reagito bene, l’unica pecca che trovo in questa serata è che potevamo chiuderla molto prima”. Maurizio Sarri mostra la sofferenza di una gara molta combattuta ma anche il sorriso di chi è per una notte in fuga a più 4 sulla seconda in classifica. Sarri è soddisfatto della reazione dopo il gol subito a freddo: “Dopo dieci minuti – dice – abbiamo ritrovato il filo del gioco e preso in mano la partita. Contro il Sassuolo non è semplice per nessuno, e il fatto che abbia perso soltanto 3 partite dia maggior valore a questo successo”. Il discorso si allarga poi sulla lotta scudetto: “Non possiamo ancora pensarci – spiega – dobbiamo pensare a martedì quando ci aspetta l’Inter in Coppa Italia e poi alla Sampdoria. Poi ricordiamoci che in Italia c’è una squadra che ha vinto quattro scudetti consecutivi, tre supercoppe ed è arrivata in finale di Champions League. E’ lei la favorita. Inoltre il budget della Juventus è anche il doppio rispetto a quello delle altre squadre. Lo dicevo anche quando era al dodicesimo posto”.
Sul suo futuro, Sarri spiega: “Se mi chiamasse il Real Madrid? La valigia deve farmela sempre De Laurentiis – dice – è lui che ha in mano il contratto. Se lui vuole farmi restare, io resterei. E, dirò di più, resterei anche con grande piacere”.
Ultimo passaggio su Koulibaly: “Oggi è dovuto correre in ospedale perché la compagna ha partorito – spiega – poi nel finale sono arrivati dei cross pericolosi e l’ho messo dentro”.
Il tecnico del Sassuolo Di Francesco ha qualche rimpianto a fine partita: “E’ stata una gara equilibrata, potevamo anche pareggiarla. In campo no ho visto una differenza di 3-1 e infatti anche il Napoli ha avuto paura di non portare a casa i tre punti. Basta guardare il primo tempo in cui non meritavamo di chiudere sotto”. Il tecnico del Sassuolo elogia i suoi: “Sono felice – dice – di allenare questo gruppo, ho fatto i complimenti alla mia squadra perché queste prestazioni danno fiducia. Siamo una squadra giovane che sta crescendo, mi piace vederli crescere, senza pensare all’Europa poi mai dire mai. Ma ora tocco ferro, perché in questa settimana tutti dicevano che siamo l’ammazzagrandi e stasera abbiamo preso la prima batosta”.
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