X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

Nel cuore pulsante della storica Ercolano, dove i resti maestosi della civiltà romana si scontrano con la potenza inarrestabile della natura, un ambizioso progetto sta segnando una nuova era per l’antica spiaggia di Herculaneum.


Nel cuore pulsante della storica Ercolano, dove i resti maestosi della civiltà romana si scontrano con la potenza inarrestabile della natura, un ambizioso progetto sta segnando una nuova era per l’antica spiaggia di Herculaneum. Dopo anni di degrado e abbandono, questa gemma storica sta finalmente riaprendo le sue porte ai visitatori, grazie a un imponente sforzo di recupero promosso dal Parco Archeologico di Ercolano in collaborazione con il Packard Humanities Institute e finanziato attraverso il Cis Vesuvio.

Sotto il cielo azzurro che sovrasta il Golfo di Napoli, la spiaggia di Ercolano sta rinascendo dalle ceneri del passato. Ciò che un tempo fu teatro della tragica eruzione del Vesuvio del 79 d.C., è ora un simbolo di resilienza e conservazione del patrimonio storico mondiale. I fornici che un tempo furono testimoni della fuga disperata di trecento individui, intrappolati dall’irruzione improvvisa del vulcano, sono ora accessibili ai visitatori, offrendo un’esperienza unica di connessione con il passato.

SPIAGGIA DI ERCOLANO: IL PROGETTO DI RECUPERO

Il direttore del Parco archeologico di Ercolano, Francesco Sirano, ha sottolineato l’importanza dei recenti scavi che hanno portato alla luce scoperte archeologiche di rilevanza mondiale. Tra le più significative, il ritrovamento nel 2021 dell'”ultimo fuggiasco”, uno scheletro di un uomo di circa quarant’anni, forse un mercante o un marinaiolo, che cercava disperatamente di fuggire via mare. Con lui, una borsa contenente i suoi averi più preziosi, un toccante ricordo di un’epoca sospesa nel tempo.

Il recupero della spiaggia di Herculaneum rappresenta non solo un atto di conservazione del patrimonio, ma anche un’opportunità di sviluppo socio-economico per la regione. Il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, ha sottolineato l’importanza di questo progetto nel rilanciare l’attrattiva turistica della città, contribuendo così alla crescita economica locale.

L’IMPEGNO DEL GOVERNO

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha confermato l’impegno del Governo nel finanziare non solo il recupero ma anche la ricerca scientifica e gli scavi archeologici in tutta l’area vesuviana. «Ercolano, Pompei, Oplonti: stiamo lavorando a tantissimi progetti», ha dichiarato il ministro Sangiuliano. «In questo momento, in legge di bilancio, abbiamo rifinanziato gli scavi e ci sono cantieri come non mai attivi che stanno facendo emergere nuovi tesori, che alimentano l’attività degli studiosi». «Noi – ha proseguito – ci crediamo in tutto ciò: nel creare, raccordare, potenziare questa area che anche l’Unesco ha riconosciuto di grande valore e che è una delle più importanti aree archeologiche del mondo. Perché siamo convinti che questo rappresenterà un’occasione di sviluppo socio-economico».

Questo sostegno non solo rafforza il legame con la storia millenaria della Regione, ma anche la sua prospettiva di crescita e sviluppo nel contesto globale. Ercolano, con il suo rinnovato Parco Archeologico e la riportata bellezza della sua spiaggia antica, si conferma dunque non solo come un tesoro di storia e cultura, ma anche come un faro di speranza per il futuro, dove il passato e il presente si incontrano in un dialogo senza tempo.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE