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VIBO VALENTIA – Il tanto decantato progetto non c’è più. O, forse, non c’è mai stato. Fatto sta che anche quest’anno in casa Vibonese nuova totale rivoluzione, con tante partenze, nuovi arrivi e solte incognite. Si vive insomma “alla giornata”, cioè anno per anno, e poi si vedrà.

Puntuale ad ogni estate arriva quindi il consueto viavai di calciatori, direttori sportivi e allenatori, con annunciati ritorni anche in ambito dirigenziale (Saverio Mancini sarà il nuovo direttore generale).

Michele Facciolo è così il 7° allenatore nelle ultime cinque stagioni (dopo Galfano e Roselli, D’Agostino e Orlandi, Modica e Buscè), mentre Ettore Meli è il 4° direttore sportivo negli ultimi quattro campionati (dopo Condò, Lamazza e Ramondino). Anno nuovo, altro ds!

Completamente stravolta quella squadra che, costruita proprio dal ds Ramondino e diretta dal tecnico Buscè, era arrivata al terzo posto in Serie D, alle spalle di due corazzate quali erano Trapani e Siracusa, collezionando 72 punti in 34 giornate. Sarebbe bastato giusto qualche puntello per avere una compagine già pronta per dire la sua in ottica promozione e invece nulla di tutto ciò.

Vibonese nuova totale rivoluzione

La rottura con l’ex dg Gagliardi (ha provato a fare cose nuove e, a quanto ci dicono, anche a mettere ordine in certe “situazioni” discutibili maturate negli ultimi anni e forse proprio per questo è scoppiato il finimondo) e con l’ex ds Ramondino ha provocato scossoni enormi, dando vita quindi all’ennesima rivoluzione.

Fra l’altro Ramondino tornerà a Vibo da avversario, essendo stato ingaggiato dall’Acireale. Sconfessate le scelte della scorsa estate e allora tanti saluti a Baldan (giocherà a Siracusa), Borgia (Montevarchi), Ciotti (Trapani), Del Bello (Recanatese), Esposito (Scafatese), Favetta (Ischia), Gaeta (Angri), Iuliano (Licata), Malara (Reggina), Puca (Angri), Staropoli (Gioiese), Tandara (Angri). Praticamente tutti, o quasi, i calciatori voluti dal ds Ramondino la scorsa estate hanno trovato immediata collocazione, segno ulteriore, qualora ce ne fosse ancora bisogno, della bontà delle scelte fatte in sede di mercato. Tanto scarsi, insomma, questi calciatori non erano, tutt’altro.

A proposito di Ramondino: la Vibonese aveva trovato in casa il proprio direttore sportivo. Giovane e voglioso di emergere. Ma anche in questo caso non si prosegue con il rapporto. Ma davvero è così complicato andare avanti con chi è del luogo e, magari, è doppiamente responsabilizzato e fortemente motivato a far bene? Questa è una stranezza assurda.

Ma a Vibo di programmazione ce n’è ben poca e lo dimostrano queste continue rivoluzioni: potrà piacere o meno, ma è così e lo dicono i fatti. Senza un progetto ben definito, si vive quindi alla giornata e tanti si chiedono se sia proprio questo il modo migliore per convincere le persone ad avvicinarsi alla Vibonese. Allo stesso tempo, senza Caffo, la squadra rossoblù non farebbe tali categorie, visto che in questi anni non si è avvicinato, concretamente, nessuno. Tante parole e pochi fatti.

La rottura con Beccaria

A dire il vero, il patron ha avuto un degno compagno di viaggio, un socio alla pari, che risponde al nome di Danilo Beccaria: ma da qualche stagione quest’ultimo ha deciso di farsi da parte. Le motivazioni sono diverse, ma è chiaro a tutti un aspetto: Beccaria non condivideva più questo modo di fare calcio, questo continuo tergiversare quando invece era opportuno chiudere in anticipo certe operazioni, questo cambiare in continuazione, il fatto di non darsi un’organizzazione interna, con figure qualificate e competenti nei ruoli chiave e tanto altro ancora.

Se poi vogliamo dirla tutta, è anche chiaro che, per vari (e noti motivi) l’ex dg Beccaria a un certo punto non si è sentito più padrone in casa propria. Dopo aver investito tanto… Fermo restando anche lui ha fatto tanti errori durante la sua gestione. Ma sulla base di questi sbagli, aveva deciso di costruire e programmare il futuro.

I volti nuovi

Per la stagione 2024/25 sono stati già annunciati 14 nuovi calciatori: il portiere Illipronti (classe 2005, scuola Atalanta), i difensori Squillace (classe 1989, dal Città S.Agata), Vargas (spagnolo, classe 1998) e De Marino (classe 2000, ex Barletta).

In mediana il ds Meli ha puntato su Cardinale (classe 2003, dal Ragusa), su Favo (classe 1996, ex San Marzano), su Giunta (classe 1999, prelevato dal Messina) e sul giovane De Giosa, classe 2006, dalla Lodigiani, nonché su un altro under, lo spagnolo Santiago, classe 2005.

Per l’attacco ecco Alagna (classe 2000, la passata stagione con mister Facciolo al S.Agata) e il giovane Pagni, classe 2004, ex Altamura. Quindi c’è il ritorno di Filippo Berardi, classe 1997. Dalla Reggina in arrivo Niccolo’ Marras, classe 2004 e dall’Ostiamare Marco Simonelli, classe 2000.

A questi si aggiungono il riconfermato Furina e i giovani Barrere e La Torre. Ovviamente servono altri innesti, per completare la rosa, ma anche quest’anno, va ribadito: in casa Vibonese nuova totale rivoluzione.

Via anche Pino Messina e altri vibonesi

Intanto va precisato che il portiere vibonese Flavio Curtosi giocherà a Messina, in Serie C (chissà perché, pur avendo fatto parte dell’Under 19 e allenandosi con i grandi, non gli è mai stata data l’occasione di debuttare in prima squadra).

Il giovane portiere vibonese Flavio Curtosi ingaggiato dal Messina

Quindi c’è un’altra partenza illustre in casa rossoblù. Il preparatore dei portieri del vivaio, Pino Messina, ha sposato il progetto della Bulldog Vibo. Un’altra risorsa locale, uno che ha sfornato portieri su portieri, che decide di andare via. Perché? E non finisce qua: nello staff tecnico di Buscè c’erano La Malfa e Riso, validi collaboratori, che a quanto pare non sono stati confermati. Anche loro vibonesi, per la cronaca. Per non parlare poi di altri collaboratori, legati a Gagliardi, che avevano deciso di sposare la causa rossoblù. Ma tant’è.

Scetticismo e numeri che lasciano perplessi

Anche per via di queste continue rivoluzioni, lo scetticismo fra i sostenitori rossoblù resta elevato. Nelle precedenti quattro stagioni a Vibo sono arrivati in media 28 calciatori nuovi a campionato. La Vibonese ha utilizzato 114 calciatori in quattro anni e adesso cambia ancora (con i neo acquisti siamo già a 128). E quindi si arriverà più o meno a 140 giocatori in cinque stagioni! Un record o quasi, per dei numeri che destano perplessità. Per l’ennesima volta in casa Vibonese nuova totale rivoluzione: è una costante!

Caffo unica speranza

Almeno, e di questo va dato atto al presidente Caffo, si movimenta il mercato e si dà a tanti calciatori la possibilità di poter guadagnare qualcosa, con serietà e puntualità, visto che sotto la gestione del patron rossoblù, nessuna avanza un euro dalla Vibonese. E, alla fine, pur con tutte queste scelte discutibili, con questa programmazione che non c’è, con questo cambiare ogni anno, se la Vibonese si mantiene in quarta serie, con un budget comunque importante per la categoria, lo si deve solo ed esclusivamente a Pippo Caffo.

Altrove, escluse poche situazioni, non c’è un patron che investe così tanto nel calcio dilettantistico e, non a caso, diverse realtà scompaiono dopo pochi anni.

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