La sede dell'Asp di Vibo Valentia
2 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – Presto l’azienda sanitaria vibonese potrebbe avere un nuovo commissario straordinario. Nei giorni scorsi infatti alla volta della Regione è partita una lettera a firma di Maria Bernardi, attuale capo della troika dirigenziale, con la richiesta di trasferimento.
La notizia, esclusiva del Quotidiano del Sud, è destinata a fare rumore negli ambienti sanitari del Vibonese. Circolava già da qualche giorno e ieri è stata confermata dalla diretta interessata. Che però, come vedremo, ne ridimensiona la portata e il significato, stoppando così la lettura negativa che da alcuni ne è stata data.
In altri termini, per costoro la richiesta di trasferimento potrebbe essere, da un lato, la spia di un malessere ingenerato nel commissario da una realtà, la sanità vibonese, refrattaria a qualsiasi tentativo di miglioramento, una realtà che pertanto l’avrebbe parecchio delusa tanto da indurla a gettare la spugna. Insomma, non si è trovata bene ed ha deciso di andarsene. Oppure, ed è l’ipotesi più maliziosa, la lettera sarebbe stata “imposta” dalla Regione dove non sarebbero per nulla soddisfatti di quanto lei è riuscita a fare in questo primo anno del suo secondo incarico a palazzo ex Inam ed avrebbero pertanto deciso di “dimissionarla”.
Due letture che però, stando a quanto spiega la diretta interessata, sono destituite di ogni fondamento: «E’ vero, giorni fa ho inviato alla Regione la richiesta di trasferimento ma la spiegazione è un’altra. Al dipartimento regionale della Salute c’è carenza di personale e la dirigente generale Iole Fantozzi, alla quale sono legata da lunga amicizia, mi ha chiesto di andare a darle una mano. Tutto qui. Come vede, non sono stata dimissionata, non c’è alcuna censura sul nostro operato, anzi c’è stato sempre esplicito apprezzamento per come ci siamo mossi finora, soprattutto per come abbiamo affrontato l’emergenza Covid».
La Bernardi aggiunge di aver parlato della questione naturalmente anche col presidente Occhiuto il quale, in sostanza, le avrebbe detto di produrre intanto la domanda, in attesa della decisione che verrà assunta entro questo mese. Il perché è semplice: entro il 20 gennaio la Regione esaminerà le domande pervenute al dipartimento della Salute. A quel punto, se verrà ritenuto necessario, la domanda della Bernardi sarà accolta e l’interessata farà le valigie in direzione Catanzaro, ad appena un anno dal suo insediamento. In caso contrario la domanda verrà ignorata e la Bernardi continuerà a dirigere l’azienda vibonese. Percentuali? «Diciamo fifty-fifty», sorride lei.
Resta comunque un interrogativo: se la Regione, come ribadisce l’interessata, è soddisfatta di come ha finora diretto l’Azienda sanitaria provinciale, non sembrerebbe un po’ un paradosso che si pensi di sollevarla dall’incarico, sia pure per “promuoverla” al Dipartimento della Salute? Misteri calabresi. «Per quanto mi riguarda – conclude la diretta interessata, comunque – sono pronta a fare ciò che la Regione mi chiede, per continuare a dare il mio contributo al miglioramento della sanità pubblica dalla postazione che il presidente Roberto Occhiuto riterrà più opportuna».
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