L'ospedale Jazzolino
1 minuto per la letturaVIBO VALENTIA – Permangono stabili le condizioni dei tre ricoverati all’ospedale Jazzolino per infezione da antrace, malattia contratta da un allevatore della zona di Spilinga e da due addetti del mattatoio Sirio di Mileto (LEGGI LA NOTIZIA). Dei tre il più grave è uno di questi ultimi.
Tanta la preoccupazione dell’opinione pubblica alla notizia rivelata in esclusiva dal Quotidiano del Sud. I timori riguardano la possibilità che la carne infetta possa essere stata venduta a qualche macellaio della zona, finendo così sulle tavola di ignari cittadini.
Timori comunque infondati, stando almeno alle parole di Gennaro Muzzopappa, responsabile del mattatoio: «La carne in questione è rimasta alcuni giorni nella nostra cella frigorifera per la “frollatura”. Avrebbe dovuto poi essere ritirata da un acquirente privato, cosa che per fortuna non è avvenuta e pertanto, al primo insorgere dei sintomi, è stata posta sotto sequestro dal personale veterinario dell’azienda sanitaria. I cittadini, dunque, possono stare tranquilli».
Il commerciante tiene infine a chiarire che «il macello non è stato sequestrato ma solo adeguatamente sanificato, come impongono le norme vigenti e come richiesto nell’occasione dall’Asp».
Sul caso è intervenuto l’Ordine provinciale dei veterinari che col presidente Francesco Massara ha rivolto un pressante appello alla presidente Santelli e al commissario Cotticelli: «Le emergenze sono tante, i veterinari sempre di meno, con evidenti rischi per la salute dei cittadini. Chiediamo pertanto che si bandiscano finalmente i concorsi per dirigenti veterinari e che, nell’attesa, si consenta all’Asp di assumere professionisti a tempo determinato».
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