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Andrea Pungitore due delle persone soccorse

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PIZZO – Tragedia sfiorata nel primo pomeriggio di oggi, 11 giugno 2022, nelle acque antistanti la Chiesetta di Piedigrotta. A causa delle forti correnti un intera famiglia di Milano, padre madre ed i due figli di 10 e 16 anni hanno, infatti, rischiato di annegare.

Ad accorgersi che qualcosa non andava è stato Andrea Pingitore, 25enne di Pizzo, operatore della Cooperativa Kairos che gestisce il sito di Piedigrotta. «Ero vicino all’ingresso della Chiesetta – racconta ancora scosso – ed ho iniziato a sentire delle urla e qualcuno che gridava aiuto, ho capito subito che l’intera famiglia era in difficoltà. Purtroppo ormai abbiamo una certa esperienza e sappiamo che in queste giornate in cui il mare è un po’ mosso la corrente può giocare brutti scherzi, ti trascina verso il largo e quando riprovi a rientrare a riva vieni sbattuto sugli scogli. Ho afferrato subito il salvagente che abbiamo dentro la Chiesetta per sicurezza e sono corso in spiaggia. Sono salito sugli scogli ed ho lanciato il salvagente al ragazzo, che lo ha afferrato, ma veniva pericolosamente sbattuto sugli scogli. Nel mentre il padre è riuscito a raggiungere la riva e sono arrivati a darmi una mano Giorgio Caputo e Gabriele Colombo, due abitanti della zona. Il ragazzo è riuscito a spingersi più lontano rispetto agli scogli e lo abbiamo tirato a riva».

Sono stati momenti molto concitati ed Andrea, capendo che mamma e bimbo più piccolo non riuscivano a rientrare ha deciso di tuffarsi in acqua per raggiungerli.

«Dagli scogli Giorgio e Gabriele mi hanno tirato il salvagente che sono riuscito ad afferrare nonostante la corrente mi spingesse verso gli scogli; ci siamo aggrappati a questa ciambella insieme alla mamma ed al bimbo e poi, grazie allo sforzo davvero di tutte le persone in spiaggia che hanno iniziato a tirare la fune siamo riusciti a raggiungere la spiaggia e metterci in salvo», conclude Andrea provato ma con un sorriso.

Era stato lui stesso lo scorso agosto, sempre in queste acque, a provare a soccorrere un pensionato che era stato sbattuto dalla corrente sugli scogli, ma purtroppo in quel caso era arrivato troppo tardi. Quello di oggi infatti, come ci racconta il presidente di Kairos Francesco Pascale, è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi del genere: «Abbiamo chiesto alla capitaneria di Capitaneria di Porto di mettere quantomeno un cartello che avvisi del pericolo, e poi di istallare delle boe galleggiamenti, almeno così i bagnanti hanno la possibilità di aggrapparsi. Questa è una spiaggia frequentata per la maggior parte da turisti, non sono grandi nuotatori, è troppo pericoloso così. Abbiamo già visto morire un uomo lo scorso anno, oggi l’incidente si sarebbe potuto ripetere se non fosse stata per la prontezza di Andrea e degli altri ragazzi che lo hanno aiutato. Bisogna pendere provvedimenti».

Intanto mamma Barbara ed il figlio più piccolo Alessandro abbracciano Andrea sorridenti e grati per aver fatto si che questa loro vacanza non abbia avuto un tragico epilogo.

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