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COSENZA – Dopo l’esonero di Roberto Cappellacci (LEGGI), la strada per il Cosenza sembava in salita. La svolta per la panchina silana, però, arriva attorno alle 13 di martedì: accordo trovato con Giorgio Roselli, che supera in extremis le piste che portavano a Tommaso Napoli e Carlo Sabatini. Con il tecnico, ex di Gubbio, Lecco e Pavia nello staff resteranno Roberto Bruni, preparatore atletico, e Stefano De Angelis, vice allenatore.

L’ADDIO A CAPPELLACCI – Procediamo per ordine. Il divorzio da Cappellacci, il presidente Guarascio lo aveva già deciso sabato dopo l’ennesima scialba prestazione, quella con la Juve Stabia. Si doveva soltanto individuare la soluzione migliore, anche dal punto di vista economico. Nella nota del club si parla di risoluzione consensuale ma in realtà Cappellacci, il suo vice Ianni e il preparatore atletico Piergallini percepiranno lo stipendio fino a giugno 2015, rinunciando a quello della prossima stagione. La squadra, intanto, è affidata temporaneamente all’allenatore della formazione Berretti, Stefano De Angelis. Al suo posto ci sarebbe dovuto essere Enzo Patania ma l’opzione è saltata perché andava tesserato, mentre l’ex terzino rossoblù lo è già. Intanto, ieri allo stadio vivace faccia a faccia tra i tifosi e la squadra. Ai calciatori è stato detto a chiare lettere che «adesso non ci sono più alibi. Per nessuno».

LA SEQUENZA DI RIFIUTI –  Il club silano di Lega Pro era pronto ad annunciare il nome del nuovo tecnico, Davide Dionigi, 40 anni, il quale, strano gioco del destino, avrebbe dovuto cominciare la nuova avventura proprio contro la sua ex squadra, la Reggina di cui ne è stato bomber e allenatore nella stagione 2012-2013 (poi esonerato a marzo). Ma in serata, a tarda ora, ha rifiutato l’incarico. Dionigi nell’ex Prima divisione aveva fatto benissimo per due stagioni al Taranto, prima del fallimento del club. Lo scorso anno è subentrato alla guida della Cremonese. 

Non è stato affatto semplice individuare il sostituto di Cappellacci, visto che la prima opzione, fortemente voluta da Guarascio, era Guido Ugolotti. Ma la telefonata del Cosenza è giunta dopo che lo stesso aveva già preso un impegno con il Savoia. Allora Meluso ha chiamato Gianni Simonelli, 62 anni, il quale con signorilità ha detto di no ritenendo l’organico del Cosenza non adatto al suo 4-3-3. A complicare ulteriormente la decisione anche una situazione che avrebbe giudicato poco fluida in un ambiente depresso anche dalla classifica. Quindi la scelta Dionigi, ma è giunto il secondo rifiuto. 

LE OPZIONI NAPOLI E SABATINI – Nella notte, poi, si è tornato a parlare di Tommaso Napoli, scelta molto apprezzata dal presidente. Meluso, invece, spinge per Carlo Sabatini, fratello del ds della Roma, che l’anno scorso ha allenato il Mantova in Seconda Divisione e con trascorsi anche a Padova e Frosinone. Alla fine, si è trovato un nome di superamento: quello di Roselli.

 

 

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