X
<
>

Share
4 minuti per la lettura

COSENZA – Mancano dieci giorni ma tra squalifiche e polemiche già s’infiamma la lunga vigilia del big match di serie D, che vedrà il Cosenza impegnato a Messina. Le due squadre, separate da cinque lunghezze, sono le dominatrici del girone I del campionato, con i calabresi impegnati in una corsa parallela nella speranza di un passo falso degli avversari. Ora, con lo scontro diretto, i silani si giocano una fetta importantissima delle loro speranze. Ma il clima, già adesso, si preannuncia vivace.

LA POLEMICA SU GAGLIARDI – Nei giorni scorsi il direttore sportivo dell’Acr Messina, Fabrizio Ferrigno, aveva sparato a zero sul Cosenza e anche sul tecnico rossoblù Gagliardi, reo, a suo dire, di non aver saputo guidare la Ferrari che aveva in pugno. Ieri uno dei responsabili dell’area tecnica, l’avvocato Aristide Leonetti, ha voluto replicare al dirigente peloritano. «Le sue sono dichiarazioni strumentali – dice Leonetti – perché ritengo che Ferrigno, da uomo di calcio, è consapevole che il Cosenza di quest’anno è tutt’altra squadra rispetto a quella dell’anno corso. Parisi, Fiore e Mosciaro sono gli unici titolari reduci dallo scorso anno, tenuto conto che Arcidiacono, il giocatore a detta di tutti più forte della categoria, è fermo dal mese di novembre per una lunga squalifica sicuramente discutibile. Gagliardi ha una Ferrari che non sa guidare? Gagliardi è stato l’artefice del cammino che la squadra ha saputo fare finora e ritegno che buona parte dei punti conquistati siano dovuti al lavoro fatto dal nostro allenatore che, pure essendo all’esordio, ha dimostrato di praticare sicuramente il miglior calcio giocato nel nostro girone. Non siamo esperti come il Messina, che era la squadra da battere a inizio stagione e si è confermata tale durante il corso del campionato. Se hanno cinque punti in più un motivo ci sarà e per questo nutriamo rispetto nei loro conforti, ma proveremo fino alla fine a insidiarli. Ferrigno dice bene che il 21 sarà solo una partita di calcio, ma noi speriamo soprattutto che sia una sana giornata di sport, con al seguito i nostri splendidi tifosi. Ma a Ferrigno vorrei anche dire che se se ci fosse stato Gagliardi alla guida del Messina adesso sarebbero già in Lega Pro».

LA SQUALIFICA PESANTE – C’è poi il caso legato alla stangata che i silani hanno rimediato dal giudice sportivo. 

Non ci sarebbero grandi speranze di ottenere sconti, ma il Cosenza Calcio vuole ugualmente presentare ricorso con procedura d’urgenza contro la squalifica di due giornate a Manolo Mosciaro, comminata ieri dal giudice sportivo e che costringerà il bomber rossoblù a saltare la gara con il Licata e anche il big match di Messina il prossimo 21 aprile. Il ricorso, se non sarà dichiarato inammissibile, potrebbe essere discusso la prossima settimana. Per l’attaccante è scattata, poi, anche la diffida, automatica dopo il giallo rimediato prima del rosso diretto. Due giornate anche al tecnico in seconda Tonino Aceto, espulso prima di Mosciaro per proteste.
Un’assenza pesante, quella dell’attaccante cosentino, ieri visibilmente deluso e contrariato per la decisione, sebbene fosse attesa e pressoché inevitabile. La sua assenza costringerà Gagliardi (ieri al campo con una stampella per uno scontro fortuito durante l’allenamento) a ridisegnare l’assetto avanzato. Probabile che il tecnico di decida di lanciare dal primo minuto Lorenzo Franzese, modificando il modulo e passando al 4-2-3-1 per allargare il gioco sulle fasce in modo più accentuato e fare di Franzese il terminale offensivo con il compito di disturbare la difesa avversaria e fare alzare la propria squadra. 

Non ci sarebbero grandi speranze di ottenere sconti, ma il Cosenza Calcio vuole ugualmente presentare ricorso con procedura d’urgenza contro la squalifica di due giornate a Manolo Mosciaro, comminata ieri dal giudice sportivo e che costringerà il bomber rossoblù a saltare la gara con il Licata e anche il big match del 21 aprile. Il ricorso, se non sarà dichiarato inammissibile, potrebbe essere discusso la prossima settimana. Per l’attaccante è scattata, poi, anche la diffida, automatica dopo il giallo rimediato prima del rosso diretto. Due giornate anche al tecnico in seconda Tonino Aceto, espulso prima di Mosciaro per proteste.Un’assenza pesante, quella dell’attaccante cosentino, ieri visibilmente deluso e contrariato per la decisione, sebbene fosse attesa e pressoché inevitabile. La sua assenza costringerà Gagliardi (ieri al campo con una stampella per uno scontro fortuito durante l’allenamento) a ridisegnare l’assetto avanzato. Probabile che il tecnico di decida di lanciare dal primo minuto Lorenzo Franzese, modificando il modulo e passando al 4-2-3-1 per allargare il gioco sulle fasce in modo più accentuato e fare di Franzese il terminale offensivo con il compito di disturbare la difesa avversaria e fare alzare la propria squadra. 

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE