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VIBO VALENTIA – Cuneo rovina la festa. I festeggiamenti in onore del centenario della Conserve alimentari Giacinto Callipo vengono un pò offuscati dalla sconfitta subita dalla Tonno Callipo nel match casalingo contro la Bre Banca Lannutti Cuneo. Lo sventolio di bandiere e di palloncini giallorossi, il frastuono assordante di un pubblico accorso in massa al Pala Valentia (da tempo non si vedeva il fiume di autoveicoli ai bordi della strada lungo Viale della Pace. Un clima di gioia, di grande passione e amore per la squadra e per il presidente Pippo Callipo. Tutto ciò però non è bastato. Tutto bene il versante organizzativo con i bambini che hanno consegnato le nuove divise ai giocatori prima dell’inizio del match, con “Tonnino” (la nuova mascotte giallorossa) insieme a “Leo” (la storia mascotte del club vibonese) nel far divertire piccini e adulti. Coreografie incredibili e atmosfera elettrizzante che ha avuto modo di continuare con canti e balli anche nei tanti intermezzi che una partita di pallavolo concede. Sul versante tecnico una buona Tonno Callipo non è stata sufficiente per avere ragione della Bre Banca Lannutti Cuneo. I piemontesi hanno così vendicato la bruciante sconfitta di neanche giorni rimediata sempre a Vibo nel match di Coppa Italia. 

Una Tonno Callipo che non è dispiaciuta, ma di fronte ha dovuto controbattere alla personalità, all’orgoglio e all’abilità tecnico-tattica di Grbic e compagni. Piemontesi perfetti, cinici e spietati di fronte ad una Callipo che doveva rasentare la perfezione per poter trovare una vittoria che poteva e doveva essere fondamentale per i giallorossi. Cuneo è stata incisiva maggiormente in attacco di fronte invece ad una Callipo che trova proprio in questo fondamentale la sua maggiore lacuna in questo momento. Continua il periodo di due atleti in affanno nell’ultimo periodo, vale a dire Kaliberda e Klapwijk. Le loro percentuali in attacco sono risultate al di sotto della media. 29% per il martello tedesco, 39% per l’opposto olandese. Bene i centrali, bene anche il solito Urnaut (61% in attacco), bene la ricezione. Ma i problemi della squadra di Blengini, come evidenziato, risiedono nell’attacco. Problemi che sembravano superati nel corso del terzo set quando la Tonno Callipo sembrava già avviata alla conquista del parziale (sotto di due set a zero). Con sei punti di vantaggio e con altrettanti da mettere a terra per chiudere la pratica terzo set (19-13) Vibo ha ceduto il passo, si è smarrita sotto rete ed è capitolata sotto i colpi di una Cuneo spietata guidata da Wijsmans (68% in attacco e 17 punti segnati) e da un grande Nikola Grbic, capace di mandare in doppia cifra anche Sokolov e Ngapeth. Per la Tonno Callipo si tratta della terza sconfitta consecutiva in campionato nel girone di ritorno, la quarta contando il ko di Macerata subito nell’ultima d’andata. Probabilmente terminano qui i sogni di gloria. Il sogno di vedere nel medio lungo periodo la squadra giallorossa stabilmente tra le prime quattro del campionato. A meno di una immediata (auspicabile) inversione di rotta.
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