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Francesco Marra nella sua edicola

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A REGGIO Calabria l’unica edicola in Italia punto FAI, il Fondo per l’ambiente italiano che da quasi 50 anni difende e promuove la bellezza del Belpaese. E’ la rivendita in via Giuseppe Melacrino di Francesco Marra. Un giovane reggino che da un paio d’anni ha rilevato la licenza dello storico chiosco di giornali pochi metri sopra l’ex Cipresseto, oggi auditorium Umberto Zanotti Bianco, e ha messo su un’edicola diventata ben presto punto di riferimento culturale e centro di aggregazione sociale per l’intero quartiere. Non a caso ribattezzato, dallo stesso titolare, “Non solo edicola”, con una pagina Facebook, locandina digitale del multiforme universo editoriale ivi esposto.

L’adesione al Fai, diventando in questo modo la prima edicola dello Stivale ad essere punto autorizzato, è solo l’ultima delle innumerevoli iniziative pionieristiche partorite dal vulcano di idee che è Marra. E che sta trasformando il concetto tradizionale di edicola. Intesa adesso anche come luogo aggregante che mira a far conoscere a fondo i nostri beni culturali, artistici, architettonici, storico-paesaggistici e così poterli meglio apprezzare, amare e promuovere.

Qui da diversi mesi una coloratissima cassetta di legno custodisce volumi di ogni genere lasciati e/o presi dai clienti secondo la buona prassi del “Lascia e prendi un libro”, progetto per il recupero e la condivisione gratuita del libro che fa di questo baluardo di cittadinanza attiva l’unica edicola ad aver lanciato il bookcrossing anche a queste latitudini. E ancora, qui Francesco Marra spera di trasformare il proprio esercizio in sportello di quartiere, sulla falsariga di quanto avviene già da tempo e con grande successo in altre città, dove i cittadini si recano in edicola anche per pagare tributi locali, bollette di utenze domestiche, bolli, raccomandate, e non solo ricariche telefoniche o biglietti e abbonamenti al trasporti pubblico locale.

L’idea è di poter richiedere e ritirare certificati anagrafici in forma cartacea a seguito di convenzioni tra Comune e associazioni di categoria che farebbero dell’edicola un importante presidio fisico di prossimità, oltre a dare alle rivendite una salutare boccata di ossigeno. Un chiosco a disposizione dei cittadini anche nei weekend, con orari più flessibili rispetto a quelli tradizionali degli uffici comunali, soluzione che perseguirebbe un duplice obiettivo.

Da un lato riconoscerebbe un nuovo ruolo alle edicole, stremate da esosi imposte locali e una catastrofica riduzione della vendita delle pubblicazioni cartacee, orientandole così a offrire ai cittadini servizi digitali sempre più utili e richiesti. Dall’altro nell’offrire un servizio in più all’utenza, sgraverebbe gli enti locali da alcune incombenze, semplificherebbe la vita delle imprese e migliorerebbe la collaborazione tra pubblico e privato. Intanto da qualche mese l’edicola di via Melacrino è divenuta punto Fai con il compito di centro informativo sulle attività del Fondo per l’ambiente italiano che a Reggio e provincia sono coordinate dalla delegazione guidata dall’architetto Rocco Gangemi, cliente abituale dell’edicola.

«Partendo dal principio secondo cui è necessario promuovere i nostri beni culturali valorizzando le tante meraviglie da cui siamo attorniati è scaturita l’idea di far diventare la mia edicola un punto Fai – spiega Marra – Diffondere la conoscenza del nostro stesso patrimonio culturale: ville, abbazie, giardini abbandonati e altri luoghi che hanno un grande potenziale purtroppo sembrano essere stati dimenticati. Lo Stato italiano è tra i paesi europei che stanzia meno fondi destinati alla cultura, e il risultato è che numerosi edifici storici che potrebbero essere restaurati e riportati a nuova vita restano inagibili e dismessi».

Il Fai è una fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975 che con i suoi volontari tutela, conserva e valorizza il patrimonio artistico-monumentale italiano consentendo la fruizione quotidiana dei beni alla collettività. Tra questi, forse non tutti sanno che, c’è anche un’edicola storica costruita a fine ‘800 con uno stile tra neogotico e liberty in pieno centro a Mantova e che nel 1992 il Fai, con una sottoscrizione, ha acquisito operando un restauro che l’ha riportata a nuova vita.

«Un sentito ringraziamento va all’architetto Rocco Gangemi, capo delegazione Fai Reggio Calabria – il riconoscimento di Marra – che ha creduto fortemente e sostenuto questa iniziativa fornendo un contributo concreto alla realizzazione di questo nuovo punto Fai». La delegazione Fai Reggio, dunque, utilizza adesso anche questo nuovo punto per proseguire con più vigore l’opera di promozione e tutela dei nostri beni culturali. Come fatto per le “Giornate Fai d’autunno”, che lo scorso weekend hanno avuto nei borghi di Bova e Gerace i centri d’attrazione nell’area metropolitana. Il punto Fai di via Melacrino è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle ore 12 su appuntamento al 335/5975726 o reggiocalabria@delegazionefai.fondoambiente.it.

Presso l’edicola è possibile sostenere il Fai attraverso la sottoscrizione della tessera annuale dal costo di 39 euro (ordinaria), 60 euro per la coppia, 66 euro per la famiglia, 20 euro per i giovani.

La tessera da diritto a: ingresso gratuito ai beni Fai aperti al pubblico in tutta Italia, riduzione di prezzo ai tanti eventi nei beni Fai, corsie preferenziali e ingressi riservati alle “giornate Fai”, accesso a tutti gli eventi organizzati dai volontari Fai, una vasta proposta di viaggi culturali in Italia e all’estero con guide d’eccezione, il notiziario trimestrale Fai in forma cartacea o digitale per essere sempre informati sulle iniziative, sconti su alcune tipologie di prodotti presso “Non solo edicola”. La passione per la carta, il rispetto per il verde, l’amore per il bello. Tutto si tiene. Questa la vera transizione energetica.

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