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SCILLA (REGGIO CALABRIA) – Una mattinata caotica, ieri, alla Casa della Salute, ex ospedale “Scillesi d’America”. Già dalle 9, la confusione ha fatto da padrona nel corridoio del centro vaccinale, che è anche quello della farmacia distrettuale. Presenti, infatti, nello stesso arco di tempo, decine e decine di persone, in attesa di ricevere il siero anti Covid-19 (soprattutto seconde dosi), insieme, ancora, ad altre numerose persone, in fila davanti allo sportello dove invece si richiedono e si ritirano farmaci, dispositivi medici e materiale sanitario.
Ne è derivata naturalmente una folla assembrata lungo tutto il corridoio, mentre il caldo torrido si faceva sempre più sentire, anche a causa dell’assenza di aria condizionata: nessun beneficio, in termini di refrigerio e di igiene, dagli ingressi aperti del presidio di cura.
Intanto, il centro vaccinale della Casa della Salute, a distanza di mesi dalla sua attivazione, continua dunque a essere sprovvisto di idonei percorsi strumentali a separare gli utenti in base alle diverse esigenze. Nello stesso corridoio, infatti, risiedono altri servizi oltre al punto vaccini e alla farmacia. Il centro, inoltre, da qualche giorno funziona solo di mattina e così sarà per tutto il mese di agosto, tant’è che è già partita la girandola di disagi e lamentele.
«Sono venuta ieri alle 13.30, rispettando le indicazioni della prenotazione su piattaforma regionale, ma sono stata rispedita a casa e rinviata a oggi. Allora che senso ha la prenotazione con data e orario prestabili?», è l’osservazione perplessa di una signora. Utente che, pertanto, ha toccato con mano la disorganizzazione e il disordine che spesso regnano nella Casa della Salute di Scilla, e non solo davanti al centro vaccinale.
Ieri, del resto, il culmine del caos e della tensione si è raggiunto quando un altro signore ha incominciato a inveire contro medici e infermieri, suscitando negli stessi sconcerto e pure un po’ di paura.
L’uomo, sentendosi minacciato da un possibile arrivo delle forze dell’ordine, è successivamente andato via. Nel frattempo, tutti gli utenti, sempre in attesa, sono stati invitati da un’operatrice sanitaria ad abbandonare il corridoio e ad attendere il proprio turno dietro la porta.
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