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Mimmo Lucano all'esterno del tribunale di Locri dopo la condanna

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ROMA – “Per me Mimmo Lucano è un uomo giusto, un simbolo di umanità e di fratellanza universale. Non si è mai girato dall’altra parte di fronte alla richiesta di vita di esseri umani diversi”.

Lo ha detto Luigi de Magistris, candidato alla presidenza della Regione Calabria e che vede nelle sue liste proprio Mimmo Lucano –

L’ex sindaco di Riace è stato oggi condannato a 13 anni per irregolarità nella gestione dei migranti durante il suo mandato. La sentenza è stata pronunciata dal tribunale di Locri (LEGGI)

“Conoscevo Riace prima di Lucano – ha detto ancora de Magistris – ed era un borgo desertificato, con Lucano era divenuto un Paese ricco di energie, di economia circolare e di comunità viva. Con il post Lucano nuovamente abbandono e spopolamento. Per me Lucano è l’antitesi del crimine. Non è certo un cultore del diritto amministrativo, avrà pure commesso delle irregolarità ed illegittimità, ma sono convinto che alla fine del suo calvario verrà assolto perché ha agito per il bene e mai per il male”.

“Si deve avere fiducia nella magistratura e nella presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva – aggiunge de Magistris – vedere che il problema di questa regione sul piano giudiziario è Mimmo Lucano fa male al cuore e alla testa. La storia dell’umanità insegna che non sempre la giustizia coincide con la legalità. Mimmo non devi mollare perché sei un uomo buono e giusto e il popolo ti vuole bene”.

“Difronte alla gravità della sentenza nei confronti di Mimmo Lucano, rimango attonito ed incredulo – ha commentato Mario Oliverio – conosco Mimmo e la storia di Riace che ho sempre condiviso e sostenuto per i valori dell’accoglienza e della solidarietà che hanno ispirato e dato vita ad un modello straordinario, non a caso riconosciuto ed apprezzato anche a livello mondiale. Un’esperienza che non può essere cancellata da una sentenza di condanna che appare spropositata. Una vicenda giudiziaria che, mi auguro e sono sicuro, sarà chiarita nei successivi gradi di giudizio. A Mimmo a cui sono legato da sincera amicizia, che ho sentito telefonicamente, rinnovo la mia vicinanza, stima ed affetto”.

Amalia Bruni, candidata per il Centrosinistra alla guida della Regione interviene con una nota sul caso di Mimmo Lucano: “Le sentenze non si commentano, si rispettano. Dispiaciuta dal punto di vista umano, non smetta di combattere”.

“Altro che dare la caccia agli omosessuali nella Lega, la sinistra in Calabria candida condannati a 13 anni di carcere!” ha invece commentato il leader della Lega Matteo Salvini commentando la condanna a Mimmo Lucano. Sul fronte Lega anche Nino Spirlì: “Un’altra Calabria è possibile, siamo d’accordo, ma non è quella che vede Mimmo Lucano capolista in tutte e tre le circoscrizioni calabresi a sostegno di De Magistris che cerca di dare lezioni di etica e morale, scegliendo come compagno di viaggio un truffatore, componente di un’associazione a delinquere e favoreggiatore dell’immigrazione clandestina. Lo dicono i giudici e, dunque, non è un pettegolezzo da cortile”.

“È doveroso – aggiunge Spirlì – che l’uomo che per anni è stato il beniamino di tutto il Pd e di tutta la sinistra sinistra, e per il quale la Rai, sempre di sinistra, aveva addirittura prodotto, a suon di milioni di euro, una fiction inutile la quale, ora più che mai, sarà materiale da buttare nel cesso, si ritiri immediatamente dalla contesa elettorale. Vergogna sia – conclude – per chi lo ha benedetto e inserito, con una leggerezza ingiustificabile, tra i “candidi” da schierare a tutela dei diritti e del benessere dei cittadini calabresi. Non è assolutamente possibile restare silenziosi, diventando complici di più reati che, automaticamente, escludono un candidato dalla possibilità di diventare rappresentante di una Calabria che pretende rispetto delle leggi e correttezza umana. De Magistris farebbe meglio a ritirarsi anche lui”.

Solidarietà a Lucano da Emergency: “In attesa di leggere le motivazioni della sentenza – si legge in un comunicato – vogliamo esprimere la nostra vicinanza a Mimmo Lucano per il verdetto che lo colpisce così duramente. Abbiamo conosciuto l’esperimento di Riace e facciamo fatica a pensare che potesse essere altro che un modello di accoglienza che ha parlato al mondo di un’integrazione possibile e concreta. Aspettiamo che si concludano i tre gradi di giudizio e siamo fiduciosi che possano fare chiarezza sulla buona fede del suo operato e della sua persona.”

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Alessandro Chiappetta

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