L'incendio dell'auto di Enzo Infantino
1 minuto per la letturaPALMI (REGGIO CALABRIA) – In fiamme la scorsa notte a Palmi, a causa di un incendio di natura dolosa, l’automobile di Enzo Infantino, referente per la Calabria della Rete dei Comuni Solidali e attivista per i diritti umani. L’automobile era parcheggiata in un garage dell’edificio in cui abita Infantino. Sull’intimidazione indagano i carabinieri.
«Mi sono battuto per tutta la vita – ha commentato Infantino sui social – per il riscatto delle classi subalterne, per i diritti dei popoli oppressi e degli esseri umani che fuggono da contesti di guerra e miseria. Ho difeso la mia terra dal cancro mafioso, dal malaffare e dalle ingiustizie, ed operato per ricordare vittime delle cosche come Rossella Casini, la studentessa fiorentina uccisa in una faida di ‘ndrangheta nel 1981 a Palmi».
«Ai criminali – ha proseguito – che sono abituati ad agire nel buio della notte rispondo con spirito sereno: non mi avete fatto niente».
«Enzo – ha commentato Giovanni Maiolo, attivista della rete dei Comuni solidali – si è sempre sporcato le mani. Si è sempre speso per gli altri. Lo abbiamo incontrato tra i migranti della piana di Goia Tauro, nelle lotte per il lavoro, negli accampamenti dei rifugiati nelle periferie di Europa, in ogni luogo in cui c’era bisogno di darsi da fare. Non sarà questo gesto ignobile a spegnere il suo sorriso e il suo impegno ma bisogna che tutti sappiano che Enzo non è solo. Tutti noi siamo Enzo, colpire lui significa colpire ognuno di noi. Ad Enzo Infantino giunga forte il nostro abbraccio e la nostra vicinanza».
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