Il pestaggio sul lungomare di Reggio Calabria
2 minuti per la letturaREGGIO CALABRIA – Un gruppo di giovani ha aggredito, per motivi in corso d’accertamento, un ragazzo poco più che maggiorenne sul lungomare di Reggio Calabria. L’episodio è accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsi ed a renderlo noto, con un post pubblicato oggi su Facebook, è stato il sindaco, attualmente sospeso, Giuseppe Falcomatà, che ha anche inserito il video dell’aggressione realizzato con un telefono cellulare.
Gli aggressori del giovane sarebbero stati almeno una ventina, tra cui alcuni minorenni. Il ragazzo è stato colpito ripetutamente con pugni, calci, caschi da motociclista e sedie di plastica. Soltanto dopo alcuni minuti il giovane aggredito è riuscito a darsi alla fuga.
Sull’episodio ha avviato indagini la polizia di Stato sotto le direttive della Procura delle Repubblica ordinaria e della Procura per i minorenni, guidate, rispettivamente, da Giovanni Bombardieri e Roberto Di Palma.
Il ragazzo vittima dell’aggressione ha riportato la frattura del setto nasale e lesioni varie. Il giovane, comunque, secondo quanto si è appreso, non ha presentato alcuna denuncia, presumibilmente nel timore di subire altre violenze. Il giovane, vittima del pestaggio, è stato sentito dagli investigatori, ma non avrebbe fornito chiarimenti sui motivi dell’aggressione.
IL VIDEO DEL PESTAGGIO SUL LUNGOMARE DI REGGIO CALABRIA
IL COMMENTO DEL SINDACO SOSPESO FALCOMATÀ
«Il nostro Lungomare in questi giorni è teatro di tante iniziative ed eventi, concerti, momenti di svago e di divertimento. Eppure c’è chi sembra non gradire e preferisce trascorrere il tempo in questo modo». Lo ha scritto a corredo del video dell’aggressione, il sindaco sospeso di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomata.
Che ha poi aggiunto: «Scene già viste purtroppo, evidentemente i messaggi educativi non bastano mai. Ho sempre sostenuto che il compito delle istituzioni ed in generale delle agenzie educative sia quello di capire i motivi di questi episodi, di comprendere il disagio profondo che vi si nasconde. Ma a volte c’è poco da capire: evidentemente c’è chi, seppur giovanissimo, sceglie proprio di esprimersi in questo modo barbaro, attraverso la violenza. Questa non è la nostra città, non è la Reggio che conosciamo. Non è quella Reggio inclusiva, tollerante, quella Reggio del dialogo e del rispetto delle regole, per la quale lavoriamo ormai da tanti anni».
Quindi ha concluso: «Non dite che ci vogliono le telecamere o i controlli, perchè qui è esclusivamente una questione di educazione. Ai ragazzi protagonisti di questo video vorrei dire vergogna, perchè quella che si vede non è semplicemente una rissa, ma un vero e proprio pestaggio, tutti contro uno. E allora più che ai ragazzi io mi rivolgerei ai loro genitori: se io riconoscessi mio figlio in quelle immagini non ci penserei due volte ad accompagnarlo in Questura».
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