Il corpo di una delle vittime e l'imbarcazione coinvolta
1 minuto per la letturaSIDERNO (REGGIO CALABRIA) – Dopo oltre ventiquattro ore dal drammatico sbarco di migranti sulla spiaggia di Siderno (LEGGI), il mare ha restituito i grandi zaini pieni di biscotti e vestiti ma nessun corpo. Dalle testimonianze dei 112 migranti sopravvissuti sembra esser ormai ufficiale che il bilancio delle vittime è di due morti e nessun disperso. Restano, invece, non identificati i cadaveri recuperati dalla Polizia di Stato e dalla Guardia Costiera.
I corpi dei due uomini di carnagione chiara resteranno presso l’obitorio dell’ospedale di Locri con il cartellino “non identificato” e sarà difficile poter dare un nome a quei volti dal momento che i due erano privi dei documenti. Si sa, ormai con certezza, che proprio i due deceduti erano gli scafisti che hanno condotto la barca a vela battente bandiera italiana dal porto di Istanbul alla spiaggia di Siderno.
Presumibilmente quando l’imbarcazione ha impattato contro il vecchio pontile, i due si sono tuffati in mare per scappare dalle forze dell’ordine. Ma, sono stati proprio i poliziotti Luigi Fazio, Raffaele La Bella, Salvatore Brancone e Salvatore Squillace del commissariato di Siderno diretto dal dirigente Mario Lucisano e dal vice dirigente Gabriele Screpis, a portare a riva quell’uomo dagli occhi azzurri, cercato in ogni modo di strapparlo alla morte ma manovra rianimatoria è risultata vana.
Il tutto mentre i poliziotti Alberto Banello e Massimo Dell’Aquila incuranti delle alte onde si sono gettati in mare per di recuperare gli altri migranti in mare. I 112 migranti (di cui 12 donne e 30 minori non accompagnati) sono ora ospiti presso una struttura di Siderno e per tutti loro l’esito del tampone per il Covid-19 ha dato esito negativo.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA