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La vittima dell'incendio

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SAN FERDINANDO (REGGIO CALABRIA) – Si sta prendendo in considerazione anche l’ipotesi della natura dolosa dell’incendio che sabato sera, nella tendopoli per migranti di San Ferdinando, ha provocato la morte del diciottenne gambiano Souaro Jaiteh (LEGGI LA NOTIZIA).

Secondo notizie apprese in ambienti investigativi, nelle indagini si sta valutando anche la possibilità che l’incendio sia stato appiccato volutamente per provocare la morte di Jaiteh. Il giorno dopo la morte del ragazzo, la situazione è tranquilla e non ci sono state ulteriori tensioni (LEGGI).

Subito dopo l’incendio, alcuni amici del diciottenne avevano espresso dubbi su quanto avvenuto, manifestando sospetti sull’ipotesi accidentale e raccontando che, la sera prima, «due persone che vivono nel campo sono venute a cercarlo. Quando è stato chiesto loro perché, hanno risposto: ‘niente, niente’, e se ne sono andati. Poco dopo è scoppiato l’incendio». Circostanze che sono state riferite agli inquirenti che indagano sull’accaduto. 

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