Luigi de Magistris
1 minuto per la letturaCATANZARO – «L’ultima farsa della Lega. La lotta apparente alla ‘ndrangheta a orologeria nell’ultimo mese di campagna elettorale. Quanta ipocrisia e credibilità sotto zero a inaugurare presunti “sportelli antìndrangheta” di ascolto e supporto a chi subisce minacce e intimidazioni dall’organizzazione criminale e mafiosa più potente al mondo. Tutto solo per procacciare consenso, quando poi, tra i candidati nelle proprie liste si sbandiera pure con orgoglio la presenza di persone impresentabili».
Lo afferma Luigi de Magistris, candidato presidente alla Regione Calabria. Il candidato rompe quindi il silenzio sul caso sollevato dal Quotidiano e riguardante la strana visione della Lega in merito alla legalità.
Se il Carroccio ha deciso di aprire uno sportello per assicurare assistenza legale gratuita contro chi denuncia la ‘ndrangheta dall’altro nelle sue liste alle comunali di Cosenza e alla Regione si registra qualche cognome ambiguo. Per i vertici del carroccio non ci sono problemi. «Sono persone vessate dal sistema», ha detto il commissario regionale Saccommanno liquidando un po’ troppo frettolosamente la questione.
«La lotta alle mafie – prosegue – non si fa con iniziative spot. L’antimafia è e dovrebbe sempre essere requisito essenziale dell’agire politico, di qualunque partito ed organizzazione politica. Soprattutto se sei un’istituzione ed una forza di governo nazionale, alla guida dei ministeri chiave. Invece di chiedere scusa per i politici coinvolti in fatti gravissimi di criminalità organizzata, si inaugurano sportelli pubblicitari contro la ‘ndrangheta e si candidano personaggi equivoci. Ma da ottobre si porrà fine con i fatti ai rapporti tra mafia e politica. Avete una storia non credibile, noi abbiamo dimostrato con la nostra storia da che parte stiamo».
Continua invece il silenzio su questa vicenda da parte degli altri candidati alla carica di presidente.
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