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REGGIO CALABRIA – Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un progetto di legge relativo alla “Disciplina degli orari, dei turni e delle ferie delle farmacie nel territorio regionale”. Il nuovo testo, sul quale ha relazionato il consigliere Salvatore Pacenza, ha sostituito l’esame abbinato di altre tre proposte di legge concernenti lo stesso argomento. Con la norma approvata ieri dal consiglio regionale vengono liberalizzati i turni di apertura e chiusura delle farmacie calabresi. Sul provvedimento, unico intervento nel dibattito generale, si è soffermato il consigliere Candeloro Imbalzano, della lista “Scopelliti Presidente”.
“E’ una norma – ha spiegato Imbalzano – che assicura piena libertà nella erogazione di questi servizi, in linea con gli obblighi imposti dalla normativa nazionale. Garantisce, inoltre, il pieno diritto alla salute, assicurando la possibilità, anche nei centri più piccoli e periferici, di trovare sempre una farmacia aperta. La stessa legge introduce sanzioni per eventuali violazioni dei turni del servizio di farmacia nel territorio regionale, a tutto vantaggio degli utenti”.
L’aula consiliare di Palazzo Campanella, poi, ha registrato un breve dibattito sul futuro delle farmacie rurali che sono soffocate da una grave crisi di settore. Sulla problematica, infatti, sono state presentate due mozioni: una di Giuseppe Giordano e una di Candeloro Imbalzano (che verranno riassunte in un unico atto). Con la mozione di Giuseppe Giordano, in particolare, si chiede alla giunta, nel rispetto dei limiti del piano di rientro, una piattaforma regionale per l’ampliamento dei servizi offerti da queste farmacie. “Ritengo ineludibile un riesame, da parte del Dipartimento Regionale della Salute e degli uffici del Commissario regionale alla Sanità – ha detto Imbalzano per quanto riguarda la normativa in vigore in tema di applicazione del regime degli sconti al Servizio sanitario nazionale – del sistema di calcolo fin qui adottato ed ormai abbandonato da altre Regioni italiane, comprese quelle sottoposte a Piani di Rientro”.
LIQUIDAZIONE ENTI E BILANCI. A seguire, l’assemblea ha approvato quattro proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale. La prima, relativa alla “Liquidazione dell’Istituto regionale Arbereshe di Calabria. Bilanci di previsione per gli anni finanziari 2010, 2011, 2012 e Rendiconti generali per gli anni 2009, 2010, 2011, 2012”; la seconda, inerente la “Liquidazione dell’Istituto regionale superiore di studi Elleno Calabri per la Comunità greca di Calabria: Bilanci di previsione per gli anni finanziari 2010, 2011 e 2012 e Rendiconti generali per gli anni 2007, 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012”; quindi, il “Bilancio di previsione dell’Aterp della provincia di Cosenza per l’anno finanziario 2013” e il “Rendiconto consuntivo dell’esercizio finanziario 2009 dell’Aterp di Cosenza”. Sull’ intero gruppo di provvedimenti ha relazionato il consigliere Imbalzano, presidente della II Commissione “Bilancio”.
NO AGLI AGRUMI AFRICANI. Discusse ad approvate dall’aula alcune mozioni. Nella prima, il consigliere Giuseppe Giordano (Idv) sollecita la Giunta regionale a porre in essere interventi presso gli organismi europei competenti perchè vietino l’importazione di piante di agrumi dal Sudafrica, a causa della presenza negli agrumeti di quel paese di una malattia, denominata black spot (macchia nera) ed attivare nel contempo i necessari controlli fitopatologici nei punti strategici della regione ed in particolare nel porto di Gioia Tauro.
IMPEGNO PER UNA STRADA NEL REGGINO. La seconda, del consigliere Candeloro Imbalzano, nella quale si chiede al presidente della Giunta regionale, di inserire nella imminente programmazione comunitaria Por-Fesr 2014-2020 un finanziamento adeguato per realizzare il tratto di strada a scorrimento veloce necessario per unire l’abitato del comune di Fiumara di Muro alla frazione Santa Lucia a Reggio.
GLI OPERATORI INFORMATICI. Prima della conclusione dei lavori, il Consiglio regionale ha dato via libera ad un ordine del giorno, a firma di Nino De Gaetano e altri consiglieri, sulla situazione dei 25 operatori informatici dell’Assemblea.
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