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REGGIO CALABRIA – «Le paradossali dimissioni con decorrenza 24 settembre, quindi con efficacia insolitamente differita, formalizzate dal Consigliere Regionale Antonio Rappoccio da poco reintegrato, ubbidiscono ad una strategia infantile che insulta l’intelligenza anche un bambino ancorchè palesemente finalizzata a bizantineggiare in un arco temporale fra l’altro scandito dall’udienza del Tdl già fissata per il 07.08.2013». Lo afferma in una nota Aurelio Chizzoniti ora ex consigliere regionale entrato nell’assise in sostituzione di Rappoccio e oggi uscito dal consesso dopo il suo reintegro. «Nel contempo – aggiunge – oltraggiano il Consiglio Regionale perchè legittimano la consumazione di una moltitudine di reati della cui reiterazione nessun Magistrato coinvolto inquirente o giudicante, si è minimamente preoccupato, sdoganando spericolatamente un Consigliere che si è esaltato strumentalizzando cinicamente il dramma della disoccupazione giovanile. Si è superato ogni limite ed oggi in sospetta quanto insolita versione francescana volta a sterilizzare il ripristino della misura cautelare frettolosamente revocata lo stesso rinuncia ai rimborsi (quali?) dopo aver saccheggiato almeno 70.000 euro del gruppo, facendosi, altresì, rimborsare più volte le stesse spese e soprattutto gli stessi biglietti aerei. Il predetto, chiede spudoratamente comprensione, ma soltanto per due mesi, perchè libero? di ricominciare».

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