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 ATTIVITA’ economica indebolita, calo degli occupati, diminuzione dei prestiti bancari. La congiuntura economica della Calabria, emersa dallo studio della Banca d’Italia sull’andamento nei primi 6 mesi dell’anno, è drammatica, con aspetti ancora più critici rispetto al passato. l calo riguarderebbe tutti i settori e sarebbe più marcato di quello registrato nel resto del Paese.

 La fase congiunturale negativa ha interessato anche i servizi, settore principale dell’economia calabrese e generalmente meno sensibile alle fluttuazioni cicliche, per effetto del generale calo dei consumi. Le imprese intervistate dalla Banca d’Italia indicano tuttavia un graduale miglioramento dell’attività a partire dai prossimi mesi.  

IL NUMERO DELLE PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE E’ CRESCIUTO –   L’occupazione ha ripreso nel corso dell’anno il trend decrescente cominciato nel 2007, che si era temporaneamente interrotto nel corso del 2011. A fronte del calo degli occupati, si è registrato un aumento marcato delle persone in cerca di occupazione; il tasso di disoccupazione è quindi salito al livello più alto tra le regioni italiane, soprattutto nei settori delle costruzioni e dell’agricoltura, con una lieve boccata di ossigeno per le donne e i lavoratori autonomi che registrano un lieve aumento in termini di accesso al lavoro.  Il numero di ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni è sceso, a causa in particolare dell’esaurimento della componente in deroga, ma permane a livelli tripli di quelli precedenti la crisi.  

IL CREDITO ALL’ECONOMIA SI È RIDOTTO –   I prestiti bancari al netto delle sofferenze erogati a residenti in Calabria sono diminuiti a un ritmo superiore alla media nazionale. Includendo i passaggi a sofferenza, il credito erogato complessivamente in regione sarebbe diminuito a un ritmo meno intenso. Il calo del credito alle imprese si è rafforzato durante il primo semestre del 2012; vi hanno influito sia la debolezza della domanda da parte delle aziende sia le residue tensioni sui criteri di erogazione da parte degli intermediari. Il credito alla famiglie, dopo una lunga fase di sostanziale rallentamento evidenziata durante la crisi, si è ridotto a giugno a fronte di un ristagno rilevato a livello nazionale. Il tasso di decadimento, pur mostrando nel complesso segnali di stabilità nel primo semestre dell’anno, si mantiene su un livello elevato nel confronto storico e rispetto alla media italiana. 

COMMERCIO IN AFFANNO – Le imprese calabresi operanti nel settore del commercio avrebbero registrato un andamento peggiore in media rispetto alle altre imprese dei servizi.  In base ai dati dell’Osservatorio CartaSi, nel primo semestre del 2012 la spesa effettuata con carta di credito sarebbe diminuita in regione dello 0,3 per cento, un calo inferiore a quello del Mezzogiorno.  Secondo i dati di ANFIA, le immatricolazioni di autovetture tra gennaio e settembre del 2012 sarebbero diminuite del 25,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-20,4 per cento in Italia). In base a dati provvisori, le immatricolazioni di veicoli commerciali sono diminuite del 35,8 per cento, in linea con il dato nazionale.

CANTIERI A RILENTO – Il 46 per cento aziende impegnate nel settore costruzioni e intervistate dalla Banca d’Italia ha dichiarato che il valore della produzione del 2012 sarà inferiore a quello dell’anno precedente, contro il 14 per cento che segnala un aumento. Tuttavia, si registrano attese di miglioramento nel 2013 da parte delle aziende: il 42 per cento si attende un aumento del valore della produzione, contro il 25 per cento che prevede un calo». Non va meglio nel comparto delle opere pubbliche, dove «il numero dei bandi di gara in Calabria – sostiene la Banca d’Italia – si è ridotto nei primi sei mesi del 2012 del 5,9 per cento rispetto all’anno precedente. Il valore complessivo è sensibilmente diminuito, anche se tale calo va in parte ricondotto all’effetto della pubblicazione nel primo semestre del 2011 dei bandi relativi alla costruzione dei nuovi ospedali». 

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