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SEDICI imprenditori calabresi, tramite l’avvocato Francesco Pitaro, hanno proposto ricorso al Tar Calabria contro il decreto con cui il dirigente generale del Dipartimento Turismo della Regione Calabria ha sospeso, senza nemmeno indicare la durata della sospensione, il bando relativo alla erogazione dei finanziamenti per la creazione e la riqualificazione degli stabilimenti balneari della Calabria.
Secondo quanto si ricostruisce in un comunicato, «dopo avere partecipato alla selezione, per la quale sono stati vincolati 8 milioni di euro, e quando erano in attesa di ricevere i finanziamenti, gli imprenditori si sono visti recapitare la nota dell’assessorato con cui è stato comunicata la sospensione della procedura. Nel ricorso gli imprenditori chiedono l’annullamento della sospensione e la erogazione delle somme, nonchè il risarcimento dei danni da mancato guadagno e per responsabilità precontrattuale. I ricorrenti, al fine di far luce sull’intera vicenda – prosegue il comunicato – hanno pure riservato di proporre esposto dinanzi la Procura presso il Tribunale nonchè dinanzi la Procura presso la Corte dei Conti. I ricorrenti contestano il provvedimento impugnato, anche alla luce del fatto che la Regione Calabria, dopo avere istruito totalmente la procedura selettiva, ed avere riconosciuto il merito dei progetti presentati, nonchè quantificato gli importi dovuti a fondo perduto per ciascuno dei ricorrenti (che vanno da 100 mila a circa 200 mila euro ciascuno), ha semplicisticamente sospeso l’intero bando alla luce di una delibera con cui sarebbe soltanto stato prevista una mera ricognizione delle somme, senza nemmeno spiegare le motivazioni giuridiche, che devono essere forti e concrete, che hanno indotto la Regione Calabria – conclude la nota – a congelare il bando e senza nemmeno procedere alla comparazione degli interessi in gioco».
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