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Il luogo dell'accoltellamento

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ISOLA CAPO RIZZUTO (CROTONE) – Sei anni e due mesi di reclusione: è la sentenza emessa dal gup del Tribunale di Crotone Michele Ciociola nei confronti di Rosario Salvatore Iuliano, il 59enne fermato quasi nell’immediatezza dell’accoltellamento compiuto la vigilia di Ferragosto all’interno del ristorante “Il Cavallino”.

Il pm Alessandro Rho aveva chiesto 8 anni e 2 mesi per il tentato omicidio del responsabile di sala Alessio Richichi, in servizio presso il noto locale quella drammatica sera. Il gup ha disposto contestualmente una provvisionale di 5000 euro e la condanna al risarcimento dei danni in separata sede. La requisitoria del pm era stata preceduta da dichiarazioni spontanee rese dall’imputato che, alla fine, aveva chiesto scusa per il suo gesto ma insisteva nel sostenere di aver reagito all’aggressione ai danni di suo figlio Francesco che veniva «calpestato da quattro o cinque camerieri».

Un mese fa ci sono stati altri due arresti per lo stesso fatto, quelli di Francesco Iuliano, 30enne, figlio dell’imputato, e del cugino Francesco Guarino, 35enne, quest’ultimo domiciliato a Brugherio. L’aggressione si sarebbe scatenata per futili motivi, un presunto disservizio in una serata particolarmente affollata. In particolare, Francesco Iuliano e Guarino prima avrebbero guadagnato l’esterno della cucina, dove si trovava la vittima, minacciandola di morte e invitandola a raggiungerli all’esterno; quindi, poiché Richichi non assecondava la richiesta, sarebbero entrati sferrandogli, il primo, uno schiaffo al volto e il secondo scagliandogli contro le stoviglie.

Solo successivamente Rosario Salvatore Iuliano entrava anch’egli in cucina, colpendo la vittima con un primo fendente all’addome. A questo punto l’aggressione, sempre per l’accusa, poteva proseguire soltanto grazie all’intervento di Guarino e Francesco Iuliano, i quali avrebbero immobilizzato Richichi, così permettendo a Rosario Salvatore Iuliano di sferrare ulteriori fendenti che, per mera casualità, non attingevano altre parti vitali. Durante il raid, i tre avrebbero minacciato di morte la vittima mentre cercava di divincolarsi dalla presa.

Provvidenziale l’intervento del titolare del locale, Pasquale Laporta, che si scagliò contro Rosario Salvatore Iuliano, venendo ferito di striscio a un braccio. L’avvocato di parte civile Roberto Stricagnoli aveva chiesto un risarcimento di 170mila euro con una provvisionale di 50mila euro. I difensori, gli avvocati Salvatore Iannone e Fabrizio Salviati, hanno discusso molto sulla inidoneità degli atti contestati, con riferimento anche al tipo di arma, perché si configurasse un tentato omicidio.

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