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Il murale bucherellato

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Oggi sopralluogo dei carabinieri nella sede scout di Isola. Forse colpi di arma da fuoco contro murale dedicato a Baden Powell


ISOLA CAPO RIZZUTO – La sede scout di Isola Capo Rizzuto finisce nel mirino? Sembrerebbe proprio di sì. Potrebbero essere proprio colpi d’arma da fuoco quelli che hanno scalfito un murale dedicato a Baden Powell e realizzato sulla parete esterna dei locali della parrocchia, a due passi dal Duomo, in cui l’Agesci opera da qualche anno. Ma se siano quattro fucilate o quattro pistolettate o colpi di picozza o altro lo stabiliranno i carabinieri, che oggi faranno un sopralluogo.

ACCERTAMENTI

Intanto, i ragazzi sono «terrorizzati». Parola di don Francesco Gentile, parroco di Isola e loro segretario ecclesiastico. Oltre che per il murale bucherellato, gli scout sono turbati anche perché la targa della via dedicata a Baden Powell è stata danneggiata, forse a pietrate. Ma soprattutto quei fori sono inquietanti. Il parroco li ha mostrati ai carabinieri, che eseguiranno presto dei rilievi. Li ha mostrati l’altra sera in occasione di un incontro, tenutosi proprio nella sede scout, con la sostituta procuratrice generale di Catanzaro, Marisa Manzini, per la presentazione del libro “Il coraggio di Rosa”. Il danneggiamento risale a qualche giorno prima.

PRECEDENTI

Il parroco è da tempo impegnato in un percorso di cambiamento, dopo l’affaire Misericordia che ha travolto il suo predecessore, don Edoardo Scordio, condannato per mafia. Da quando si è insediato, la parrocchia da lui guidata ha subito uno stillicidio di intimidazioni. Spesso, negli anni passati, un luogo simbolo come la chiesa è stata attaccata e non ci si può limitare a parlare di “bravata”, come spesso accade. Stavolta, infatti, si alza il tiro, nel senso letterale del termine. I soliti ignoti hanno più volte distrutto la recinzione del campetto parrocchiale e in passato tentarono di incendiare il portone della chiesa di S. Caterina. «Ho un faldone alto così, pieno di denunce – dice don Francesco Gentile al Quotidiano – e non si capisce a chi possa dare fastidio un’attività come quella che viene svolta dagli scout e dalla parrocchia. Ho sempre rivolto ai ragazzi l’invito a costruire, ad aggiustare, a stare insieme, perché è bello. Ma c’è qualcuno che non ci sente. Qualcuno che vuol fare sapere che anche se noi recuperiamo tanti giovani e facciamo attività sociali è sempre là, nel territorio, a fare la voce grossa e a comandare».

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VIDEOSORVEGLIANZA

Colpisce anche il fatto che l’attacco stavolta è stato diretto contro una sede che dà sulla via pubblica. «È l’unico punto dove non avevo fatto installare la videosorveglianza, pensavo che almeno là non ce ne fosse bisogno», osserva il parroco. Don Gentile esclude ritorsioni contro il nuovo corso impresso ormai da tempo dalla parrocchia da lui guidata. Nessuna minaccia, nessuna avvisaglia. La verità secondo lui è un’altra. «Ci sono ancora sacche di degrado sociale molto ampie in questo territorio».

CAPO SCOUT

La conferma viene dalla capo scout Luciana Ventura. «Non si può andare avanti così – dice la giovane – Questa azione non colpisce soltanto gli scout ma tutta la comunità di Isola Capo Rizzuto. Viviamo in un paese ricco di storia e di bellezza. Eppure ci troviamo di fronte a gesti di vandalismo che non provocano solo danni materiali ma costituiscono un’offesa ai valori di rispetto, memoria e impegno».

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