L'incendio del capannone che custodiva gli attrezzi
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A Cirò Marina incendiato il cantiere della scuola Butera, i costruttori Valente di nuovo nel mirino del racket
CIRÒ MARINA – Un incendio doloso è divampato nel cantiere della scuola primaria nella località Butera, dove qualcuno si sarebbe introdotto appiccando il fuoco in un deposito dopo aver forzato l’ingresso. I danni sono ancora da quantificare ma il messaggio forse è arrivato chiaro all’impresa V&M, i cui titolari sono gli architetti Salvatore Valente e Rosaria Mauro, marito e moglie. La ditta ha subito, infatti, l’incendio del capannone in cui erano custoditi gli attrezzi. I lavori, sbloccatisi proprio la scorsa estate, erano partiti grazie un finanziamento, per un importo di cinque milioni di euro, ottenuto negli anni scorsi dalla Giunta guidata dall’ex sindaco Nicodemo Parrilla di cui lo stesso Valente era un componente.
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CIRÒ MARINA, RACKET IN AZIONE E COSTRUTTORI NEL MIRINO: INCENDIATO CANTIERE DI UNA SCUOLA
Dalle carte dell’inchiesta Stige condotta dai carabinieri contro il “locale” di ‘ndrangheta di Cirò, in cui peraltro venne coinvolto lo stesso Parrilla (assolto in Appello), era venuto fuori, tra l’altro, che i Valente, nota famiglia di costruttori, avrebbero dovuto corrispondere il pizzo alla criminalità organizzata. Lo scorso luglio il fratello di Salvatore, Luigi Valente, anche lui peraltro ex assessore comunale (come il loro padre Carmine, del resto) e titolare del noto stabilimento balneare Habanero, subì un’altra intimidazione. Sconosciuti incendiarono una minicar in uso a lui e ai suoi familiari. Il lido Habanero ha subito più volte incendi forse da parte della criminalità organizzata. Anche il controllo dei villaggi turistici è, storicamente, affare della cosca Farao Marincola, dominante nel Cirotano e nel Cosentino jonico e con ramificazioni in Nord Italia e all’estero.
LE NUOVE LEVE DEI CLAN
Non si esclude immediatamente, in ambienti investigativi, che sia in atto una ripresa del racket, dopo i duri colpi inferti al “locale” di ‘ndrangheta di Cirò. Nei mesi scorsi decine di imputati del maxi processo Stige, condannati in via definitiva, sono finiti in carcere e potrebbe essere in atto una riorganizzazione del clan, che tende a generare nuove leve, come emerso anche dalle inchieste antimafia più recenti, come quella denominata Ultimo Atto. Nei giorni scorsi sono stati peraltro danneggiati mezzi della Tlz, che gestisce l’appalto del Comune per i rifiuti.
REAZIONI DI SOLIDARIETÀ
Immediate le reazioni di solidarietà. Il Partito democratico di Ciro Marina esprime «il proprio profondo sdegno e condanna con la massima fermezza l’atto vandalico che si e verificato nella notte di ieri presso il cantiere della nuova scuola Butera in costruzione – è detto in una nota – Questo atto ignobile, a poche settimane da un altro episodio ad un’altra azienda operante sul nostro territorio, non solo danneggiano l’immagine della cittadina ma rappresentano un attacco diretto alla nostra comunità e ai valori di rispetto e solidarieta che ci caratterizzano. Vogliamo esprimere – è detto ancora – la nostra più sincera vicinanza all’impresa invitandola ad andare avanti con determinazione ed impegno senza farsi intimidire da gesti inqualificabili». I consiglieri comunali del Pd, Giuseppe Dell’Aquila e Antonio Pace, hanno manifestato al sindaco, Sergio Ferrari, «disponibilità a qualsiasi iniziativa si intenda intraprendere sui fatti accaduti».
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