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Sequestrati dalla Guardia di Finanza di Milano 3 milioni di euro a un imprenditore ritenuto vicino alla ‘ndrangheta, già condannato in primo grado a Catanzaro per associazione mafiosa
Sequestrati a Milano oltre tre milioni di euro a Pasquale Puglia, imprenditore ritenuto vicino alla ‘ndrangheta. La Guardia di finanza di Milano ha eseguito stamane, venerdì 8 novembre 2024, un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale del capoluogo lombardo – Sezione autonoma misure di prevenzione nei confronti di Pasquale Puglia, già condannato in primo grado a Catanzaro per associazione mafiosa, imputato per riciclaggio e reati tributari, aggravati dal fine di agevolare la ‘ndrangheta. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe gestito cooperative di servizi in Lombardia per conto della cosca dei Melluso.
MILANO, SEQUESTRATI 3 MILIONI DI EURO A SOGGETTO RITENUTO VICINO ALLA ‘NDRANGHETA
Gli accertamenti, condotti dai militari del Nucleo Polizia economico finanziaria – Gico (Gruppo di investigazione sulla criminalità organizzata) di Milano e della compagnia di Gorgonzola, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, traggono origine dagli esiti giudiziari che vedrebbero l’uomo «al vertice di un sodalizio criminale dedito alla commissione di plurimi reati tributari e fallimentari nonché a condotte di illecita somministrazione di manodopera, che avrebbero generato proventi poi confluiti verso la cosca di ‘ndrangheta alla quale è legato da vincoli familiari». È quanto si legge in una nota stampa diramata dalla Procura di Milano.
Le indagini economico-finanziarie hanno consentito di rilevare, nell’arco temporale interessato dalla manifestazione della pericolosità sociale, «una sensibile sproporzione tra i redditi dichiarati dal soggetto proposto e il suo tenore di vita». Accertato l’acquisto e il possesso di immobili a Milano e provincia, nonché di disponibilità liquide su conti correnti, incompatibili rispetto alle disponibilità lecite attribuibili al nucleo familiare dell’imprenditore destinatario del provvedimento, per un valore complessivo di oltre tre milioni di euro. Sono in corso le operazioni di immissione in possesso dei beni sequestrati all’amministratore giudiziario nominato dallo stesso tribunale di Milano.
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