Bruno Lacaria
2 minuti per la letturaSPADOLA (VIBO VALENTIA) – Col passare dei giorni diminuiscono progressivamente le speranze di ritrovare Bruno Lacaria, commercialista 52enne del luogo volatilizzatosi la mattina di mercoledì scorso. Nessuna traccia del professionista che avrebbe dovuto raggiungere il suo studio di Chiaravalle Centrale ma in ufficio non c’è mai arrivato (LEGGI IL CASO).
La sua auto è stata rinvenuta chiusa a chiave all’entrata del paese nel pomeriggio con all’interno il cellulare, la borsa di lavoro e altri effetti personali. La mattina si era recato al vicino bar per prendere un caffè dopo di che di lui si è persa ogni traccia.
E nel piccolo borgo di neanche 900 anime (e non solo lì) si inizia a sussurare il nome di un sinistro ed inquietante fenomeno che nel vasto comprensorio delle Serre Vibonesi è purtroppo frequente: quello della lupara bianca.
Le ricerche dei carabinieri hanno finora dato esito negativo così come, pare, la visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nel paese. Una verità sulla sparizione del commercialista 52enne potrebbe essere scritta nel suo cellulare (LEGGI SULLE INDAGINI), nelle sue carte di lavoro, nella sua auto ma al momento nulla è dato sapere. Gli investigatori sono abbottonati come non mai, segno che il caso è estremamente delicato.
Delicato come quello che ha visto vittima il 46enne Giuseppe Zangari, commerciante e conoscente dello scomparso ancora sotto osservazione al reparto antiveleni dell’ospedale di Locri dopo che due individui incappucciati l’hanno costretto, sotto la minaccia di una pistola ad ingerire del pesticida (LEGGI LA NOTIZIA), lo stesso che lui vende nel suo negozio finito sotto sequestro giudiziario disposto dalla Procura i Vibo Valentia. Episodio, questo, avvenuto il giorno dopo la sparizione del commercialista.
Sarebbe stato lo stesso esercente ad indicare agli investigatori – poco prima di essere trasportato a Locri – il numero degli aggressori senza fornire ulteriori indicazioni anche a causa delle critiche condizioni causate dall’ingestione del pesticida. Due casi che potrebbero avere punti di contatto visto che proprio Zangari potrebbe essere stato in compagnia, quella mattina, di Lacaria prima di dividersi.
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