Un'azione di Cosenza-Alessandria allo stadio Morrone nella stagione 1961/62 (foto La Stampa)
1 minuto per la letturaCOSENZA – Alessandria-Cosenza è una sfida dal sapore di whisky. Lo racconta l’edizione locale di La Stampa, in un articolo pubblicato oggi, in cui viene intervistato Rocco Melideo, difensore dell’Alessandria in una partita giocata a Cosenza nell’allora stadio rossoblù “Emilio Morrone”. Era la stagione 1961/62 e le squadre si affrontarono per il campionato di Serie B.
“Il Morrone era un campo in terra battuta sul quale si affacciavano le case – racconta Melideo – e dagli spalti, insieme agli insulti, pioveva di tutto”. La partita fu vinta proprio dai “grigi” per 1-0 grazie a un contestatissimo rigore assegnato a pochi minuti dalla fine e che fu concausa di una rissa finale che costò l’espulsione a due giocatori dell’Alessandria, Vanara e Sperati.
La tensione però continuò anche nel tragitto fino a Paola, dove sarebbe partito il treno che avrebbe riportato i giocatori dell’Alessandria a casa. “Una littorina ci doveva portare a Paola – continua a raccontare Melideo – e per evitare il contatto coi tifosi del Cosenza ci barricammo con le nostre valige. Sul treno, poi, ci ritrovammo affamati e un nostro compagno calabrese, Francesco Rizzo, condivise con tutti il cibo che i parenti gli avevano preparato. Mangiammo soppressata e formaggi in grande quantità ma eravamo completamente senz’acqua e per placare la sete ci accontentammo del pessimo whisky che avevamo comprato a Napoli, all’andata”.
L’articolo su La Stampa fa anche luce su un episodio tramandato per anni, quello che a Cosenza, in quella stessa occasione, volle arrestato il portiere dell’Alessandria Arbizzani per aver spintonato un agente di polizia. La notizia, completamente falsa, fu smentita direttamente dalla Squadra mobile di Cosenza a Stampa Sera, in un articolo scritto da un giovane Beppe Barletti, poi voce storica di 90° minuto.
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