Il set a corso Mazzini
2 minuti per la letturaCIAK si gira. È scoppiata l’estate in città (anche se dalle luminarie riapparse sul corso non si direbbe, ma ne parliamo più avanti…). Nei fine settimana le strade sono deserte di Cosenza e Rende e il silenzio aiuta il cinema. Ed eccola la voce del giovane regista cosentino alle prese con il suo primo film che rompe quel silenzio: «No questa non è venuta bene… ripetiamola». Ma sono poche le scene che si ripetono del primo film scritto e diretto da Giulio Àncora. Perché la qualità degli attori è alta e anche perché a questo primo film il regista cosentino ci sta lavorando da tempo.
L’opera prima di Ancora si intitola Even. La trama è incentrata su una giovane ribelle che vive la sua adolescenza con spensieratezza, d’improvviso però qualcosa s’interrompe, un vuoto silente, una violenza senza scampo la legherà inconsapevolmente ad un misterioso femminicidio che la neve ha saputo celare. È un vero e proprio dramma psicologico dove la violenza contro le donne riveste una parte fondamentale dell’intera scrittura.
La produzione del film è di Lob&Partners Srl. Scritti i titoli di coda non resta che raccontare di attori italiani importanti che si sono trovati molto bene in una città e una regione che li ha accolti in grande stile. E Massimo Bonetti, Federica Pagliaroli e Marco Cocci si sono fin da subito ambientati in una città curiosa – il film è ambientato a Natale ed ecco perché l’isola pedonale venerdì si era riempita di luminarie – ma disciplinata ad ogni ciak. Nel cast anche Paola Barale che ha girato delle scene su corso Mazzini nei giorni scorsi e ritornerà tra il 10 e il 14 giugno per completarne altre.
Nei prossimi giorni la troupe si sposterà all’ospedale Mariano Santo, dove sono ambientate alcune scene del film. Le location naturalmente non sono solo su Cosenza e Rende, ma c’è anche Camigliatello. E qui Giulio Ancora specifica: «Anche a meno 19 gradi. Abbiamo girato alle 5 del mattino e non è stata una passeggiata…». Il film del giovane regista cosentino è anche sostenuto dalla fondazione Film Commission Calabria del neopresidente Anton Giulio Grande che proprio in queste ore nei social ha messo in vetrina questo lavoro interessante e originale.
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