Alessandro Sciullo, Wanda Ferro e Fausto Orsomarso
2 minuti per la letturaLa politica fa rumore. E la campagna elettorale ancora di più. Con i vaccini i contagi scendono, gli ospedali si svuotano e ritornano gli aperitivi elettorali. Serve il contatto, lo sguardo, il sorriso. Al candidato non basta più la telefonata, il messaggio o le dirette su facebook.
No, il candidato adesso ha bisogno di fisicità. E quando parliamo di fisicità eccolo che si presenta al popolo della notte Fausto Orsomarso.
Siamo nel cuore della città di Cosenza e l’elegante Orsomarso offre l’aperitivo ai “suoi amici”. Per il “Fausto meloniano” gli elettori sono soprattutto “amici”. E il gruppo Orsomarso è un gruppo compatto. Da Gianfranco Fini passando da Limido per arrivare a Giorgia Meloni. Un gruppo di giovani ora adulti che è stato sempre dalla stessa parte.
Fausto non è il solo “festeggiato” della serata, anche perché, non si vota soltanto per il consiglio regionale. Il 3 ottobre, infatti, al voto andrà anche la città di Cosenza. Si rinnova il consiglio comunale e con lo zaino si presenta come uno scolaretto modello, l’avvocato Giuseppe d’Ippolito. Si ripresenta al consiglio comunale di Cosenza e il suo motto è “testaecuore” anche se il suo cuore è diviso tra la politica l’amore per la sua bella compagna di nome Mariangela. L’aperitivo è offerto quindi dai due candidati ed eccolo il vino rosso e rosè, le polpette di riso e di carne, la pizza tagliata con la mozzarella che scende da tutte le parti e poi Wanda.
C’è anche lei sempre più riccia e scattante sempre più Ferro. L’onorevole Wanda Ferro quando si riscalda la campagna elettorale non fa mai mancare la sua presenza con foto e sorrisi e lunghe chiacchierate. Per l’amministrazione comunale di Cosenza timbra il cartellino della presenza l’assessore Loredana Pastore anche lei candidata al consiglio regionale. Le mascherine si alzano e si abbassano. Perché quando si beve e si brinda ancora le cannucce non le hanno inventate.
Non ci sono santini elettorali. Non c’è nessuna torta da tagliare. Prima deve arrivare il voto certo e dopo arriverà una torta. Solo dopo. Non arriva la torta, ma arriva la polizia. Controlli di rito. Il dj al microfono ricorda “distanziamento e mascherine”. La polizia va via. Tutto ok, non c’è nessun assembramento. Però arriva sua maestà “la lagana”. Un piatto caldo e tradizionale chiude la serata, ma ancora manca una foto con il commissario cittadino di Fratelli d’Italia Alessandro Sciullo che si presenta con un giubbotto troppo invernale per essere vero.
Sorrisi e ancora sorrisi. La figlia di Fausto Orsomarso ricorda al padre: “io domani devo andare a scuola, andiamo a casa?”. E quando una figlia ti chiede di andar via un padre non riesce mai a dir di no.
La folla presente all’aperitivo elettorale
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