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Andrea Sposato, 29 anni, apicultore di Acri

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COSENZA – Sono 1209 i ragazzi che hanno deciso di partecipare al bando del Psr “Pacchetto Giovani” della Regione Calabria. 1209 giovani che ancora oggi attendono una risposta dall’inafferrabile burocrazia regionale. L’altro giorno vi abbiamo raccontato la storia di Gianluca Spina, il ragazzo di 29 anni, che dal 2016 tenta di accedere ai finanziamenti relativi al primo insediamento in agricoltura. Ma non è l’unico, appunto. Ci sono tante altre storie simili.

Oggi vi raccontiamo quella di Andrea Sposato, anche lui di Acri, anche lui ventinovenne. Il suo sogno è quello di fare l’apicoltore. «Sin da piccolo avevo la passione per le api. Da giovane sono andato a lavorare per mio zio che ha un piccolo alveare e subito mi sono appassionato al mondo stupefacente delle api. A quel punto ho pensato di creare anche io un mio allevamento. Vengo da una famiglia di agricoltori, mio padre ha dei terreni dove coltiva ortaggi, ma io volevo costruirmi la mia strada, per cui quando è uscito il bando del Psr – giovani, mi è sembrata un’occasione irripetibile».

Così Sposato ingaggia un tecnico per mettere su carta il suo sogno. «L’importo complessivo era di circa 160mila euro per l’acquisto di circa 250/300 arnie, attrezzatura apicola, un muletto con braccio telescopico e una cisterna per il riciclo dell’acqua piovana. Ricordo che la scadenza del bando era stata prorogata al gennaio del 2019 e io ho presentato la domanda all’epoca. Siamo nel 2022 e ancora non so se la mia domanda è stata accettata o meno. Il che mi fa una grande rabbia perchè se la domanda viene respinta allora sarà stata colpa mia, ma rimanere appesi per così tanto tempo davvero non ha senso».

Così Gianluca non si è perso d’animo e sta provando a realizzare con forze proprie il suo sogno. «Ho acquistato le prime arnie con qualche sacrificio, circa una trentina – dice – poi con la vendita del miele ne ho acquistate altre e così via. In pratica sono cinque anni che lavoro senza guadagno perchè tutto quello che ricavo lo investo nell’azienda. Spero che prima o poi qualcuno dalla Regione ci faccia sapere qualcosa e che possa recuperare parte dell’investimento. Certamente ho perso il premio a fondo perduto del primo insediamento, che mi pare fosse intorno ai 50mila euro, perchè per avviare l’attività mi sono dovuto iscrivere alla Camera di commercio. Ma ripeto la cosa che non riesco proprio a capire è come la Regione possa bloccare per tanto tempo una persona. Molti miei amici hanno rinunciato all’idea di fare gli agricoltori in Calabria e sono partiti, sono andati via. Quindi questo Psr da misura che doveva incentivare i ragazzi ad occuparsi di agricoltura è diventato addirittura un deterrente, una cosa che ti scoraggia a farlo».

Ma se tutto questo vi sembra un paradosso allora non leggete il decreto dirigenziale N°. 5879 del 27/05/2022 del Dipartimento agricoltura. Qui in pratica viene scritto che chi ha partecipato ad un bando del Psr ma non è stato ammesso ed ha in parte o in toto realizzato l’intervento può fare una sorta di domanda di riammissione. Il motivo di questo nuovo bando è che l’agricoltura è diventata un settore rischioso dove si investe sempre meno. Come scrivono i dirigenti della Regione in questo decreto «a causa della pandemia di covid 19 e del recente conflitto Russia-Ucraina, si è determinata una situazione  eccezionale di difficoltà per le aziende e per gli Enti beneficiari del PSR. Le perturbazioni economiche  generate unitamente alle difficoltà finanziarie ed ai problemi di liquidità nonché di approvvigionamento  delle materie prime, rendono necessaria l’adozione, senza indugio, di interventi straordinari ed oltremodo  incisivi in favore delle aziende agricole e di tutti i beneficiari del PSR Calabria».

Leggendo queste parole si potrebbe pensare che negli interventi straordinari vengano privilegiati coloro che dal 2018 aspettano l’esito del Psr giovani. Invece no. I fondi che la Regione ha deciso di rimettere in gioco sono relativi alla Misura 4.1.1 – Investimenti nelle aziende agricole – “Pacchetto aggregato” del PSR Calabria 2014- 2020. Il Pacchetto Aggregato del PSR – spiega una nota – sostiene gli investimenti di ammodernamento, ristrutturazione ed innovazione all’interno delle aziende agricole, finalizzati al miglioramento della competitivita’ e della sostenibilita’ economica ed ambientale, agendo sugli elementi strutturali, colturali ed agronomici, tecnologici, logistici e commerciali. In fondo i giovani hanno una vita davanti, possono aspettare. 

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