Il tribunale di Castrovillari
1 minuto per la letturaCASTROVILLARI (COSENZA) – Va avanti l’indagine avviata tempo fa dalla Procura di Castrovillari sul rinnovo facile delle patenti e che nel marzo 2020 portò all’emissione di tre misure cautelari nei confronti di altrettante persone, tra cui un tenente colonnello medico dell’esercito italiano in pensione.
Centinaia di persone, in questi giorni, stanno ricevendo una missiva proveniente dalla Motorizzazione Civile che li informa che la loro patente è “bloccata” e che dovranno sottoporsi a nuova visita medica per riaverla.
Si tratta di tutte quelle persone che sono state periziate (falsamente e non) nel periodo che va dal 2019 al 2020 dal medico finito sotto indagine.
Secondo l’accusa il rinnovo della patente di guida per alcuni era diventato abbastanza facile. Bastavano due foto tessera e la corresponsione di una piccola somma di denaro. Non c’era alcun bisogno di sottoporsi, come prevede invece la normativa vigente, a visita medica. Adesso gli inquirenti vogliono vederci chiaro.
Con un provvedimento, emesso l’11 marzo scorso in via cautelare, è stato disposto un blocco ostativo nelle anagrafiche gestite dalla Motorizzazione Civile, di tutte quelle persone che hanno ottenuto il rinnovo della patente con un certificato rilasciato dal medico indagato. Centinaia di persone, quindi, si stanno vedendo bloccare la patente di guida e vengono invitati a nuova visita.
La comunicazione della Motorizzazione Civile è il proseguimento dell’accurata indagine portata avanti dai carabinieri della compagnia di Castrovillari che nel marzo 2020 portò all’emissione di tre misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti accusati, a vario titolo, dei reati di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica in certificati commessa da personale esercente un servizio di pubblica necessità.
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