Il tribunale di Cosenza
1 minuto per la letturaCOSENZA – La procura di Cosenza ha chiuso le indagini sulla morte di Angelo Presta, il 54enne ucciso a colpi d’arma da fuoco l’8 aprile scorso a Paterno Calabro (LEGGI LA NOTIZIA).
Ad essere accusato dell’omicidio è il nipote della vittima, Salvatore Presta, mentre un secondo avviso di conclusione indagini è stato recapitato a Gennaro Borrelli, a cui si addebita la falsa testimonianza.
Angelo Presta è stato ucciso, secondo la ricostruzione dell’accusa, dal nipote 35enne con la pistola utilizzata per esercitarsi al poligono.
L’assassino si è poi consegnato spontaneamente ai carabinieri. L’accusa per lui è di omicidio aggravato dai futili motivi nonché dalla premeditazione. Quanto a Borrelli, la falsa testimonianza deriverebbe, sempre secondo l’accusa, dall’aver negato di aver visto Salvatore Presta dopo l’assassinio.
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