Una pattuglia dei carabinieri forestale
1 minuto per la letturaIl gruppo dei carabinieri forestale hanno comminato sanzioni per 25mila euro
COSENZA – Le temperature in aumento, il calo delle precipitazioni e le scarse nevicate dello scorso inverno ha portato ad una situazione di siccità che ha colpito la Calabria provocando gravi difficoltà al mondo agricolo. Al riguardo, il Gruppo Carabinieri forestale di Cosenza ha fatto controlli contro il prelievo abusivo dell’acqua.
In particolare le Stazioni di Spezzano Sila, Acri e Aprigliano hanno accertato l’attingimento di acqua pubblica superficiale in assenza di autorizzazioni o concessioni dell’autorità competente. Trentadue le sanzioni elevate per un importo di circa 25.000 euro.
A Celico e Spezzano Sila è stato riscontrato l’utilizzo di motopompe che pescavano acqua dai torrenti Rosario, Mucone, Miglianò e Ponticelli per poi confluirle nei terreni a scopo d’irrigazione. Ad Aprigliano è stata trovata una motopompa che pescava in un laghetto di raccolta del Fiume Savuto. Ad Acri è stato rinvenuto un vero e proprio sistema di captazione e derivazione di acque pubbliche superficiali.
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