L'ospedale Pugliese di Catanzaro
2 minuti per la letturaCATANZARO – Lo dimettono da due ospedali e poi muore. Che triste destino per Antonio Luigi Mazza, 69enne imprenditore agricolo di Cardinale sulla cui morte la Procura di Catanzaro ha aperto un’inchiesta. Il pm Silvia Peru, che ha già disposto l’autopsia per il 2 agosto prossimo, attualmente procede contro ignoti in relazione all’ipotesi di omicidio colposo ma potenziali indagati sono i medici di due diverse strutture che lo hanno preso in cura.
A innescare l’inchiesta un esposto dei familiari in cui viene ripercorsa una vera e propria odissea sanitaria. L’uomo, pensionato e senza particolari problemi di salute a parte il sovrappeso, viene accompagnato in un primo momento dai familiari all’ospedale di Soverato, il più vicino a Cardinale. Non è un tipo che si lamenta, e se decide di farsi accompagnare in ospedale, spiegano i familiari ai medici, vuol dire che si sente davvero male. I sintomi sono quelli tipici di un infarto: dolori al collo, alla spalla, alla testa, alla pancia e difficoltà respiratorie. Lo dimettono nella stessa mattinata con una diagnosi che si rivelerà errata: una cervicobrachialgia. Nel pomeriggio sta di nuovo male, il 118 non può intervenire, anzi i medici suggeriscono di portare il paziente all’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro. Ci arriva alle 19,30 e soltanto su insistenza dei familiari gli praticano una puntura anti infiammatoria. Lo dimettono la mattina successiva, ma alle 14 sta di nuovo male. L’ambulanza ha il solito problema ad arrivare in tempo e si opta per l’elisoccorso. Mazza morirà nel reparto Utic.
I familiari – l’uomo lascia la moglie Rita, cinque figli e 17 nipoti – vogliono vederci chiaro. Lamentano che il loro caro non sia stato curato adeguatamente presso gli ospedali di Soverato e Catanzaro. E hanno raccontato sommariamente i fatti nell’esposto con cui chiedono agli inquirenti di ravvisare eventuali responsabilità mediche, evidenziando soprattutto che i medici non dicevano nulla quando sottolineavano che la vittima stava male. Il pm Peru ha delegato i carabinieri di Cardinale a compiere accertamenti. Già sequestrati i referti rilasciati dai due ospedali. In queste ore stanno per essere individuati i sanitari a cui notificare l’avviso di accertamento tecnico non ripetibile che equivale a informazione di garanzia.
Per l’esame autoptico l’incarico è stato conferito ai professori Pietro Antonio Ricci e Giovanni Gallotta, mentre le persone offese hanno nominato come consulente di parte il medico legale Raffaele Gangale.
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