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CATANZARO – Migliaia di persone provenienti da tutta la Calabria si sono ritrovate in Piazza Matteotti davanti la sede della Procura della Repubblica di Catanzaro per partecipare al presidio della legalità, la manifestazione a sostegno dell’azione del Procuratore Capo Nicola Gratteri e dei magistrati catanzaresi dopo le recenti vicende giudiziarie che hanno interessato la regione.
Tanti i sindaci e gli amministratori presenti con i gonfaloni dei comuni, i rappresentanti dell’associazionismo che hanno aderito all’appello pubblico e molti studenti.
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In tanti a prendere la parola: da Pino Aprile («Qui oggi non ci sono bandiere, ma solo persone che vogliono gridare: io non ci sto. Le vittime di mafia sono tutte meridionali, per questo è una guerra tutta nostra») a Pino Masciari («Non lasciamo la procura di Catanzaro a se stessa… Dobbiamo essere tutti Gratteri»), a Rocco Mangiardi («Dobbiamo chiedere scusa a Gratteri e a tutti quanto lavorano per darci la libertà per la solitudine a cui li abbiamo lasciati. In questo momento storico abbiamo la forza di ribellarci ed eliminare il ciarpame mafioso. A noi tutti chiedo: di quanto sangue abbiamo ancora bisogno per risvegliare le nostre coscienze sopite e reagire?»)
«Anche la Cisl oggi è in piazza a Catanzaro con tanti cittadini a sostegno del procuratore Nicola Gratteri, del pool di magistrati e delle forze dell’ordine che con coraggio si battono per liberare la Calabria e tutto il Paese da criminalità ed illegalità, piaghe da estirpare». Lo ha scritto su twitter la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, esprimendo l’adesione «convinta» della Cisl alla manifestazione di Catanzaro.
Il messaggio che Nicola Gratteri ha inviato ai manifestanti
“La vostra presenza indica sete di giustizia sentita e non gridata o sbandierata. E’ solidarietà testimoniata anche con la presenza fisica. Io l’accolgo e ringrazio perché so che questa presenza è rivolta non tanto a chi è più visibile nei mass media quanto alla nostra squadra che lavora con competenza e sacrificio, in silenzio e lontano da fotocamere o cineprese, in modo quasi per nulla appariscente e solo con l’intento di fare il proprio dovere. Io, senza questa squadra, potrei fare ben poco. In Calabria, e non solo, stiamo vivendo un periodo in cui la gente è disorientata e non sa più a chi rivolgersi e in chi avere fiducia. Auguriamoci che il risveglio delle coscienze porti tutte le agenzie educative a lavorare, con maggiore impegno, per promuovere una nuova cultura che, tra l’altro, abbia il coraggio di denunciare il male e riportare fiducia in tutte le Istituzioni. Ringrazio tutti, a nome della squadra, per la solidarietà testimoniata con la vostra presenza”.
Gli audio di alcuni interventi
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