La camera ardente di Stefania Signore e dei figli
1 minuto per la letturaLAMEZIA TERME (CATANZARO) – Madre e due figli vennero travolti da acqua e fango durante un nubifragio. Due anni e mezzo dopo sono cinque le persone indagate per la morte di Stefania Signore e dei due figli di 2 e 7 anni, avvenuta il 5 ottobre 2018.
La donna, insieme ai bambini, stava percorrendo la strada provinciale 113, nel territorio di Gizzeria, quando venne travolta dall’ondata di acqua e fango, trascinando i corpi dei tre che vennero ritrovati solo nelle ore e nei giorni successivi.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme e sviluppate dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo lametino e della Compagnia di Girifalco congiuntamente a personale della Polizia di Stato del Commissariato di Lamezia Terme, hanno permesso di notificare cinque avvisi di conclusione indagini nei confronti di un imprenditore agricolo, un dirigente e tre dipendenti della Provincia di Catanzaro – Settore viabilità e trasporto, per l’ipotesi di reato di omicidio stradale plurimo.
Perizie ed accertamenti condotti fanno ritenere l’evento correlabile alla mancata messa in sicurezza e manutenzione dell’area, in violazione alle prescrizioni del codice della strada.
La tragedia provocò dolore e rabbia per la morte di tre persone. Centinaia di volontari parteciparono alle ricerche dei corpi, mentre quello del piccolo Nicolò, di appena 2 anni, venne rinvenuto solo dopo una settimana (LEGGI).
Il padre non si è mai fermato e ha sempre chiesto che venisse fatta giustizia sulla tragedia che travolse la sua famiglia (LEGGI).
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