Scandalo Sacal, il gip di Lamezia Terme dispone la sospensione da cariche pubbliche per sei indagati

Tra i sospesi un dipendente Enav, un dipendente della Regione, un funzionario della Provincia di Catanzaro

LAMEZIA TERME – Sono state notificate sei ordinanze di sospensione da cariche pubbliche, da parte della Guardia di Finanza di Lamezia Terme e degli agenti della Polizia di frontiera.

I provvedimenti sono stati emanati dal Gip del tribunale di Lamezia Terme e riguardano indagati nell’ambito dell’operazione “Eumenidi”, vertente su diversi illeciti penali riscontrati nell’ambito della gestione dell’aeroporto della stessa città.

Sono stati sospesi dalle loro rispettive cariche Vincenzo Bruno Scalzo (dipendente dell’Enav), Giampaolo Bevilacqua (dipendente della Regione Calabria), Floriano Siniscalco (funzionario dell’amministrazione provinciale di Catanzaro), Sabrina Mileto (responsabile dell’area personale di Sacal), Angela Astorino (responsabile del Centro per l’Impiego di Lamezia Terme) e Marcello Mendicino (sottoufficiale dei carabinieri).

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DINAMICO SULL’OPERAZIONE EUMENIDI

 Per altri cinque indagati, nei confronti dei quali era stata richiesta l’interdizione, il giudice per le indagini preliminari ha rigettato la richiesta di interdizione. Pur ritenendo pienamente sussistente la gravità indiziaria e la fondatezza del quadro accusatorio, il gip ha ritenuto assorbenti le presentate dimissioni dal Cda della Sacal e/o dai pubblici uffici. Accolta invece la richiesta di interdizione anche per Floriano Noto (rappresentante nel Cda Sacal della Camera di commercio di Catanzaro) che però si è già dimesso dal Cda Sacal.

Oltre che per Noto, l’interdizione era stata chiesta anche per i componenti del Cda che poi si sono dimessi: Enzo Bruno, presidente della Provincia di Catanzaro, Emanuele Ionà, Comune di Lamezia, Roberto Mignucci, aeroporti di Roma. E per il dirigente regionale Giuseppe Mancini e il vice sindaco di San Mango d’Aquino Pasquale Torquato.