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Luigi Li Gotti

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L’avvocato crotonese Luigi Li Gotti spiega perché ha presentato l’esposto sul caso Almasri e replica a Meloni: «Falcone mi chiese di difendere i pentiti»


CROTONE – «Il primo pentito di mafia che ho difeso è stato Marino Mannoia. Me lo chiese Giovanni Falcone perché non si trovava nessuno disposto a difenderlo». Lo dice al Quotidiano l’avvocato Luigi Li Gotti, di origini crotonesi (è nato a Mesoraca 78 anni fa), ma ormai da molti anni trasferito a Roma, noto anche per aver assistito collaboratori di giustizia del calibro di Tommaso Buscetta e Giovanni Brusca, come ha ricordato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un video pubblicato sui social.

LI GOTTI E L’ESPOSTO SUL CASO ALMASRI CONTRO MELONI E GLI ALTRI COMPONENTI DEL GOVERNO

È di Li Gotti l’esposto di due pagine contenuto nel fascicolo della Procura di Roma che ha iscritto nel registro degli indagati la premier, ma anche i ministri degli Interni e della Giustizia, Matteo Piantedosi e Carlo Nordio, e il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Alfredo Mantovano. Due i fatti contestati. Il primo: non aver risposto alla polizia giudiziaria e alla Corte d’Appello di Roma, spingendo così i magistrati a scarcerare il presunto assassino e torturatore libico Najeem Osema Almasri Habish. Il secondo: aver messo a sua disposizione un volo di Stato per tornare a Tripoli prima che i giudici si esprimessero e che il ministero degli Interni firmasse il decreto di espulsione.

È di Li Gotti l’esposto di due pagine contenuto nel fascicolo della Procura di Roma che ha iscritto nel registro degli indagati la premier, ma anche i ministri degli Interni e della Giustizia, Matteo Piantedosi e Carlo Nordio, e il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Alfredo Mantovano. Due i fatti contestati. Il primo: non aver risposto alla polizia giudiziaria e alla Corte d’Appello di Roma, spingendo così i magistrati a scarcerare il presunto assassino e torturatore libico Najeem Osema Almasri Habish. Il secondo: aver messo a sua disposizione un volo di Stato per tornare a Tripoli prima che i giudici si esprimessero e che il ministero degli Interni firmasse il decreto di espulsione.

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Avvocato Li Gotti, ci sono una serie di improprietà nelle affermazioni della premier Meloni riguardo il caso Almasri. Innanzitutto lei ha esibito un foglio sostenendo che si tratta di un avviso di garanzia…

«Non è un avviso di garanzia. Il procuratore deve trasmettere l’esposto, senza svolgere indagini, al Tribunale dei ministri. Quella arrivata a Meloni è la comunicazione, in seguito alla presentazione di una denuncia, di trasmissione degli atti al Tribunale dei ministri che dovrà valutare e decidere».

L’altra improprietà è che viene definito da Meloni come un “politico di sinistra”. La sua formazione, invece, è diversa…

«Da giovane ho militato nel Msi, sono stato anche segretario provinciale. Poi nel ’74 mi sono trasferito a Roma e ho smesso di fare politica attiva. Fui tesserato comunque automaticamente, anche quando ci fu la trasformazione in An, ma ormai non mi sentivo più di appartenere a un partito e a un certo punto chiesi di non rinnovarmi la tessera. Ho aderito nel 2001 ad Italia dei valori. Divenni responsabile del dipartimento Giustizia. Fui sottosegretario alla giustizia col secondo governo Prodi. Nel 2008 fui eletto senatore sempre con Idv, rimasi in carica fino al 2013. Non faccio politica da tempo».

Viene additato quasi in maniera spregiativa come avvocato dei pentiti di Cosa Nostra…

«La legge sui pentiti la varò Falcone e se oggi sappiamo molto sulla mafia è grazie a lui. Non ho difeso soltanto collaboratori di giustizia. Sono stato avvocato di parte civile nei processi per la strage di piazza Fontana, il delitto Calabresi, il caso Moro, il naufragio di Cutro».

Quello di Meloni sembra un atteggiamento di sfida ai pm, quando dice che non si lascerà intimidire…

«Se la prende col procuratore della Repubblica di Roma, Francesco Lo Voi, che non poteva fare nient’altro. Gli atti vanno mandati al Tribunale dei ministri. Il procuratore comunica alla persona indagata che è stata presentata una denuncia e manda tutto al Tribunale dei ministri. Non comprendo la polemica anche con la Procura di Roma che ha fatto ciò che impone la legge. Meloni si è comportata da inesperta ed è evidentemente mal consigliata dal punto di vista giuridico».

Insomma, avvocato Li Gotti, la politica non c’entra nulla, lei sul caso Almasri ipotizza reati di peculato e favoreggiamento a carico degli esponenti del Governo Meloni…

«Ho presentato l’esposto perché ho notato disinformazione. Troppe bugie. E inerzia del ministro pur sollecitato dalla Corte d’Appello di Roma. I giudici hanno dovuto procedere alla scarcerazione di questo presunto assassino e torturatore  per il silenzio serbato dal ministro della Giustizia. E mi sono indignato dopo aver appreso dalla stampa che, prima ancora della decisione dei giudici, la Presidenza del Consiglio autorizzava un volo di Stato per il rimpatrio. L’articolo del codice penale relativo al favoreggiamento è stato modificato nel 2022 con la previsione che può essere compiuto anche in danno della Corte penale internazionale».

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